Schloß Güterfelde: il castello pacifico del Brandeburgo
Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)
La storia del castello di Güterfelde, della chiesetta in pietra che gli fa da spalla, delle aziende agricole nel territorio circostante, è una storia minima, senza i drammi e gli sconvolgimenti epocali che hanno caratterizzato le biografie di altri manieri e casati di Berlino e del Brandeburgo.
Si sa per certo che, nell’anno del Signore 1263, i monaci cistercensi del monastero di Lehnin ottennero dal Conte della Landa, l’amministrazione dei terreni e i diritti di riscossione delle tasse in cambio di un obolo e una rendita nelle casse del reggente. Dai documenti catastali di Carlo IV, Imperatore del Sacro Romano Impero, risultano qui 43 “corti” (cascine o masserie) di cui due riservate al parroco e quattro al borgomastro. Sul territorio anche una locanda così come sei corti povere, adibite cioè ad alloggio di braccianti, piccoli artigiani, lavoratori precari.
Gli anni e secoli si susseguono lenti e noiosi, si ha notizia di qualche razzia ad opera di briganti, l’abbandono dell’una o dell’altra corte, la nascita di nuove aziende che portano il numero complessivo a cinquantadue. Un avvenimento di rilievo sarà il passaggio dell’amministrazione del territorio, i diritti di riscossione delle tasse e ogni altro aspetto giuridico ed economico alla famiglia Klitzing, dopo che nel 1542 in seguito alla riforma protestante, ai monaci venne tolto il monastero, ogni possesso e legittimazione su tutto il territorio.
La Landa cade di nuovo nell’oblio, nel 1615 si ha notizia di una rapina: due artigiani tessitori vengono derubati dei loro attrezzi e manufatti da altrettanti tessitori venuti da Teltow; la guerra dei trent’anni passa da qui senza provocare danni rilevanti, il villaggio non ha ancora un fabbro fisso e si deve servire per i lavori di ferro di un artigiano ambulante.
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Dal 1694 al 1715, il nuovo proprietario, certo Benjamin Ursinus von Bär, ordina degli importanti lavori di restauro della residenza padronale e, quando infine tutto il territorio entrerà a far parte dell’amministrazione del comune di Potsdam, si conteranno ancora otto coloni, tre corti povere, dieci case coloniche e una locanda. Gli uffici comunali registrano il pagamento di una tassa di otto Groschen (1 Groschen = 12 Pfennig; oggi circa sei cent) per ognuna delle 44 corti ancora esistenti.
La svolta arriva nel 1803, quando August Friedrich Grothe-Buckow, direttore della lotteria di Stato del Regno Prussiano prenderà possesso della Landa e si farà costruire dall’architetto David Gilly una villa con parco e corte rustica che chiamerà “La Tuscolo del Brandeburgo”.
Nel 1868 tutto passa di nuovo di mano. Il nuovo proprietario, il Ministro della Guerra Prussiano Albrecht von Roon, trasformerà il palazzo in una residenza in stile francese per poi cederlo al banchiere Gerson von Bleichröder. Profondo ammiratore di Jakob Rothschild, Bleichröder tornerà a mettere mano alla facciata prendendo a modello il castello di Ferrière, residenza scelta dal Rotschild.
Uscito di scena senza eredi, la proprietà passa di nuovo nella mano pubblica. Per prima sarà la Cassa Pensionistica di Invalidità e Vecchiaia che utilizzerà il castello come sanatorio per le malattie polmonari ma che dovrà ben presto cedere all’Esercito che vi stabilirà dal 1927 il suo quartier generale.
Arriviamo al capitolo triste del nazionalsocialismo, le SA, gruppo di agitazione paramilitare impegnato nella lotta per la libertà contro “il sistema della Repubblica di Weimar”, fanno del castello e della corte rustica il loro centro di addestramento. Sul modello delle SA e per volere di Hitler, nascerà la SS.
A guerra finita, l’esercito sovietico affida la proprietà all’amministrazione della DDR che ne fa un ospizio per anziani. A lato del giardino l’Accademia dell’Edilizia sperimenterà la costruzione di abitazioni utilizzando l’argilla. Dopo la caduta del muro e la cessata attività dell’ospizio, l’immobiliare Terraplan di Nürberg ha acquisito il castello e le abitazioni di argilla trasformando tutto l’insieme in 36 appartamenti privati.
Nelle cantine del castello sono state ricavate una sauna, una fitness room, una cantina per i vini. Nel parco è prevista la costruzione di alcune villette bifamiliari. Anche se non è possibile visitare l’interno del castello che ha comunque perso il suo carattere originale, una visita al complesso e alla vicina chiesetta resta interessante.
Come arrivare allo Schloss Güterfelde: Da Berlin-Wannsee con il bus 620 fino a Stahnsdorf-Waldschranke e poi proseguire con il bus 627 fino a Güterfelde-Kirchplatz. Tempo di percorrenza circa mezz’ora.
In automobile: digitare sul navigatore Am Schloßpark 1, 14532 Stahnsdorf.
Buona passeggiata.