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Missili Taurus all’Ucraina? Dubbi fra governo tedesco e opposizione

La possibile consegna dei missili terra-aria Taurus all’Ucraina ha suscitato un acceso dibattito in Germania, con posizioni divergenti all’interno delle sfere politiche. Il governo del premier Zelensky li ha chiesti, come in passato ha chiesto diversi altri mezzi militari, e il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha dichiarato di valutare attentamente la situazione, pur senza impegnarsi ad acconsentire. Il vicepresidente della CDU Michael Kretschmer, per contro, ha espresso il suo netto dissenso nei confronti di questa proposta.

L’obiezione di Kretschmer: missili tedeschi non colpiscano in territorio russo

Kretschmer, che è Ministro Presidente della Sassonia, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle possibili implicazioni di questa fornitura, affermando che il governo tedesco dovrebbe evitare di oltrepassare certe “linee rosse” e continuare invece a promuovere una strategia estera responsabile ed equilibrata. Sarebbe un grave errore, sostiene, fornire all’Ucraina missili capaci di colpire il territorio russo. Più utile sarebbe, ha dichiarato allo Spiegel, supportare sforzi diplomatici più intensi da parte dell’Occidente.

Michael Kretschmer
Foto: Pawel Sosnowski / Sächsische Staatskanzlei, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Scholz, mantenendo la posizione cauta che lo ha caratterizzato dall’inizio della guerra e che ha suscitato la frustrazione di quasi tutti gli schieramenti politici, ha dichiarato che ogni scelta deve essere valutata per il suo contributo e significato, e che il governo tedesco non può prendere alla leggera la scelta di fornire i missili. Ha suggerito anche la possibilità di limitare il raggio d’azione dei missili in questione.


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La discussione all’interno della CDU/CSU riflette le esitazioni di Scholz almeno quanto il netto rifiuto di Kretschmer. Anche Johann Wadephul, vice capogruppo parlamentare, ha commentato, in una dichiarazione allo Spiegel, che la consegna di un sistema d’arma come il Taurus richiede un’attenta valutazione e che, in ogni caso, non si tratta di “armi miracolose” per la controffensiva. Resta più importante, a suo parere, rimanere preparati per una guerra prolungata.

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ll ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Mfa.gov.ua, CC BY 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/4.0>, via Wikimedia Commons

L’Ucraina preme per i missili Taurus

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dal canto suo, ha ovviamente caldeggiato l’invio dei missili, sostenendo che i Taurus potrebbero avere un impatto significativo sul conflitto, consentendo all’Ucraina di contrastare le forze russe più efficacemente. Secondo il ministro, una maggiore gittata dei missili equivale a una “minore durata della guerra”. Con i Taurus, sostiene, l’Ucraina potrebbe “raggiungere le forze di occupazione russe sul territorio ucraino ben oltre la linea del fronte, interrompere la loro logistica e distruggere i centri di comando e i depositi di munizioni”.

Gli oppositori della proposta, tuttavia, temono che questi missili, che sono aviolanciati e hanno una gittata superiore ai 500 chilometri, possano essere utilizzati per sferrare attacchi in territorio russo.

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