La procura di Berlino archivia l’indagine a carico di Till Lindemann dei Rammstein
La recente vicenda riguardante il cantante dei Rammstein, Till Lindemann, si è conclusa con l’archiviazione delle accuse mosse nei suoi confronti. La Procura di Berlino ha annunciato di aver interrotto le indagini a seguito di insufficienza di sospetti riguardo ai reati sessuali e connessi con l’uso o la somministrazione di droghe.
Gli avvocati di Till Lindemann continueranno a difenderlo dalle accuse
La notizia è stata confermata anche dallo studio legale Schertz Bergmann, che rappresenta Till Lindemann. In una dichiarazione rilasciata tramite la piattaforma X (ex Twitter), il Prof. Dr. Gercke, avvocato di Lindemann, ha condiviso la notizia della chiusura delle indagini, dichiarando che le accuse mosse non avevano alcun fondamento e che il team legale dello studio continuerà a difendere Till Lindemann da ulteriori accuse e da eventuali “segnalazioni sospette illegali”.
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Nel corso degli ultimi mesi, il cantante era stato indagato in seguito alle accuse di presunti reati sessuali e uso di sostanze stupefacenti, in particolare alla somministrazione di sostanza volte a stordire, con lo scopo di abusare sessualmente di alcune donne, nel corso delle feste che precedevano e seguivano i concerti della band.
La vicenda aveva visto diverse donne avanzare accuse contro Lindemann, delineando anche situazioni inquietanti e, in qualche caso, accusando anche altri membri della band. Sotto accusa erano soprattutto i party ai quali venivano invitate specificamente ed esclusivamente le ragazze più avvenenti individuate da una collaboratrice di Lindemann prima dei concerti. Tanto ill cantante quanto i suoi colleghi avevano costantemente respinto ogni addebito. Il batterista aveva diffuso una dichiarazione nella quale, pur dicendosi sicuro che non fosse mai accaduto nulla che violasse i profili della legalità, si dissociava da un certo universo di valori che collegava alla figura di Lindemann, percepito come ormai scollegato dal resto del gruppo.
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