Dopo una lunga fase di negoziazione, domenica scorsa il governo federale ha raggiunto un accordo sui punti chiave dell’assegno di base per i figli (Kindergrundsicherung), un sostegno economico pensato appositamente per i minori a rischio di povertà. Fino a 5,6 milioni di famiglie otterranno con maggiore rapidità i sussidi a cui hanno diritto a partire dal 2025. Si è previsto un budget di 2,4 miliardi di euro per il primo anno. Si prevede inoltre, a partire dal 1° gennaio, un incremento del circa 12% del reddito di cittadinanza, che passerà a 563 euro al mese, con un aumento di 61 euro rispetto alla cifra attuale. Conseguiti questi obiettivi, però, i liberali dell’FDP hanno annunciato lo stop a ulteriori riforme sociali, dichiarando che adesso è giunto il momento di stimolare l’economia.
Dopo l’accordo su aumento del reddito e assegno di base per i figli, stop alle riforme sociali
“L’assegno di base per i figli è l’ultima rilevante riforma socio-politica di questa legislatura”, ha dichiarato giovedì Bijan Djir-Sarai, segretario generale dell’FDP, in un’intervista al quotidiano Bild. Considerando l’inflazione e gli elevati tassi di interesse, un’ulteriore espansione dello stato sociale è ritenuta non consigliabile. Invece di puntare a un'”ulteriore redistribuzione”, secondo i liberali ora è infatti il momento di stimolare l’economia e concentrarsi sulla crescita.
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Jens Teutrine, leader del Gruppo Giovani all’interno del gruppo parlamentare dell’FDP, ha rilanciato parlando della necessità di alleggerire il carico fiscale sui lavoratori e dichiarato che c’è un “urgente bisogno” di “sgravi fiscali e contributivi”, nonché di un significativo aumento del tetto di guadagno mensile dei minijob, in modo che il lavoro paghi sempre di più.
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