Germania, lettere a moschee da estremisti di destra: “È solo l’inizio, torneremo”
Le forze di polizia e l’ufficio del pubblico ministero di Osnabrück sono al lavoro per affrontare una serie inquietante di lettere minatorie provenienti da estremisti di destra e indirizzate a diverse moschee. Al momento sono già 33 le missive esaminate, cariche di insulti e intimidazioni e inviate alle comunità musulmane in tutto il Paese, undici solo in Bassa Sassonia.
Lettere minatorie alle moschee: alcune hanno l’inquietante firma NSU 2.0
La sigla che accompagna alcune di queste lettere è inquietante: NSU 2.0., chiaro richiamo al gruppo terroristico di estrema destra NSU (che sta per Nationalsozialistischer Untergrund e cioè Clandestinità Nazionalsocialista), responsabile di aver fatto precipitare la Germania in un incubo, commettendo attentati di vario tipo e uccidendo otto persone di origine straniera, più una poliziotta, tra il 2000 e il 2007.
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Recentemente, una lettera di questo tipo ha raggiunto una moschea di Hannover. Oltre alla firma, “NSU 2.0”, nella lettera si legge: “Il vostro Imbiss è solo l’inizio. Ritorneremo”. Si pensa che il riferimento all’Imbiss si colleghi a un incendio doloso che, pochi giorni prima, aveva colpito un ristorante nelle vicinanze della stessa moschea, fortunatamente senza produrre vittime. Al momento, comunque, non ci sono prove sufficienti per stabilire un collegamento diretto tra l’incendio e la lettera minatoria.
Recep Bilgen, presidente della Comunità islamica Millî Görüş (IGMG) di Hannover, ha condiviso su Twitter la missiva, firmata proprio NSU. “La sicurezza di Stato deve intensificare le indagini” ha ribadito Bilgen, evidenziando proprio l’inquietante firma e aggiungendo che lo stesso mittente ha spesso inviato lettere minatorie alle moschee, in passato.
Gli investigatori ritengono che dietro a tutte queste lettere ci sia una sola persona, ma al momento non è stato individuato ancora un sospetto preciso. Nel frattempo si continua ad indagare sulle fattispecie di reato in atto, vale a dire incitamento all’odio, minacce, oltraggio, diffamazione e utilizzo di simboli anticostituzionali, come le svastiche.
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