Antifa Frankfurt pubblica gli indirizzi privati dei candidati di AfD in Assia
Mentre si avvicinano le elezioni del Land, che si terranno l’8 ottobre, un’azione provocatoria sta scuotendo la scena politica dell’Assia. Antifa Frankfurt ha deciso di rendere pubblici gli indirizzi privati dei candidati locali di AfD, scatenando un acceso dibattito. Il co-leader del partito nel Land, Andreas Lichert, ha condannato quest’azione come un “invito velato all’intimidazione e alla violenza”.
Il messaggio di Antifa Frankfurt “Chi vuole escludere o eliminare gli altri non dovrebbe lamentarsi della resistenza e dell’esclusione”
L’annuncio di questa azione è giunto attraverso un comunicato del gruppo Antifa di Francoforte. “Da troppo tempo è necessario affrontare con fermezza il partito [AfD] e i suoi rappresentanti. Insieme a voi, vogliamo contestare i luoghi in cui operano, rendendo chiaro che non possono agire indisturbati e sentirsi al sicuro”. Così recita il comunicato diffuso dal gruppo Antifa. E ancora: “Che si tratti di un ristorante, di un club o di un luogo di lavoro: chi vuole escludere, rinchiudere o eliminare gli altri a causa di una visione del mondo razzista, antisemita, sessista e ostile ai queer non dovrebbe lamentarsi della resistenza e dell’esclusione”.
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La tattica di Antifa Frankfurt prevede la pubblicazione degli indirizzi privati dei candidati dell’AfD su una mappa interattiva online. Sulla mappa sono apparsi nomi e cognomi dei politici, accompagnati dagli indirizzi delle loro abitazioni e brevi biografie. Tuttavia, l’azione sembra non essere ancora completamente operativa, come suggerisce l’avviso “La mappa non funziona ancora correttamente. Presto sarà pronta!” che è comparso sul sito web.
La reazione dei membri AfD non si è fatta attendere. Lichert ha espresso una forte condanna nei confronti di questa iniziativa, affermando che tali azioni possono alimentare tensioni e addirittura portare a atti di violenza e specificando di essere già stato oggetto di attacchi diretti. “È come essere dichiarati fuorilegge” ha concluso Lichert.
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