Violenza nelle piscine all’aperto: ne parla anche Olaf Scholz. “Non tolleratela”

piscine all'aperto

Perché è così difficile, a Berlino, godersi una giornata tranquilla nelle piscine all’aperto? Perché sono proprio questi luoghi di aggregazione e relax a diventare così spesso teatro di episodi di violenza? In altre parole, perché i berlinesi non sono capaci di andare in piscina d’estate senza menare le mani? Sul tema si interrogano le autorità locali e le forze dell’ordine, il Senato cerca soluzioni e, per la prima volta, anche il Cancelliere tedesco Olaf Scholz (SPD) si è espresso in merito.

Durante la conferenza stampa che precede la pausa estiva del Bundestag, Scholz, ha preso posizione sull’argomento, affermando che è fondamentale reagire con determinazione e impiegare correttamente i mezzi delle forze dell’ordine per contrastare gli episodi di violenza dei quali tanto si è parlato nelle ultime settimane.

La violenza nelle piscine all’aperto è un prodotto della mancata integrazione?

Alexander Thom, portavoce per la politica interna del gruppo parlamentare CDU/CSU, ha recentemente descritto questi episodi come legati “non sempre, ma spesso” a problemi di integrazione e a una cultura fortemente maschilista. A una domanda in merito, il Cancelliere si è limitato a rispondere che chiunque compia atti di violenza in questi contesti non rispetta le regole della nostra società.

Scholz ha inoltre sottolineato l’importanza delle piscine all’aperto come elementi che contribuiscono alla qualità della vita e dei servizi pubblici offerti dalla comunità. Pertanto, ha affermato, quando si verificano incidenti di questo genere, è necessario reagire in modo adeguato e non sottovalutarli né tollerarli.


risse in piscina

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Il Senato di Berlino cerca soluzioni

Al momento, il Senato di Berlino è impegnato nella ricerca di soluzioni per contrastare quello che sembra ormai un fenomeno autonomo, categorizzato a parte rispetto a tutti gli altri tipi di violenza urbana. Una proposta presa in considerazione riguarda il controllo degli ingressi e la prenotazione online dei biglietti. Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, sostiene la necessità di imporre restrizioni di accesso alle piscine e ha annunciato la possibilità di implementare la videosorveglianza e aumentare il personale di sicurezza. Anche la senatrice berlinese degli Interni, Iris Spranger, ha auspicato controlli più severi.

Scholz ha anche dichiarato di appoggiare la proposta della Ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD) di aumentare la presenza della polizia nelle piscine all’aperto, dal momento che si palesa la necessità di tutelare l’ordine in contesti in cui ci sono anche molti bambini e ragazzi. Tale proposta, però, non è piaciuta ai sindacati di polizia, i quali hanno ribattuto che gli agenti di pubblica sicurezza non sono bagnini. Nel frattempo, la situazione nelle piscine berlinesi resta tesa. Il Columbiabad di Neukölln, una delle piscine all’aperto coinvolte in episodi di violenza nelle ultime settimane, ha dovuto addirittura chiudere temporaneamente a causa dei disordini.

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