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Ripercorrendo 33 “Gassi”: ecco quello che abbiamo imparato su Berlino

di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

Dreiunddreißig! Ci siamo… siamo arrivati a ben 33 Gassi verso luoghi, edifici, monumenti, ambienti e testimonianze berlinesi! In 16 mesi… quanta strada fatta! Oh, considerate pure che io son piccolino… und ich habe kurze Beine! Ma, curiosando curiosando, ho realizzato ben 33 Gassi, qui nei dintorni di Potsdamer Platz, tra i quartieri di Mitte e di Kreuzberg, e più o meno tutti nel raggio di meno di un chilometro. Tranne quello all’ambasciata italiana, che è un po’ più distante da qui, verso il Tiergarten! Inoltre, in uno di questi Gassi vi ho spiegato come nasce e come viene realizzato ogni articolo. E tutto questo l’ho fatto per tutti noi, che siamo affezionati amici de “Il Mitte”, e appassionati della storia di Berlino! Fantastisch oder?

di Paolo Brasioli

L’origine dei “Gassi

Dovete sapere che io inizio i miei Gassi sempre da qui, da sotto la storica torretta semaforica verde del 1924 – anche se questa di oggi è una copia – al centro della piazza, sotto gli svettanti grattacieli di Potsdamer Platz. Quando scatta il verde, parto e mi dirigo più in là, in varie direzioni intorno. Ho serpeggiato molteplici volte tra l’ex Grenze (il vecchio confine), scavalcando spesso, idealmente sia chiaro, die Mauer (il Muro). Ma tra tutti i luoghi visitati, ovviamente nel gioco del tempo, al momento nessuno si trova nell’ex DDR… escludendo il caso speciale del giardino nell’ex enclave del triangolo di Lennè. Ma vi dico che sono in programma prossimi interessanti gassi fino al Check Point Charlie, Leipziger platz, il Bundesrat, verso la Porta di Brandeburgo e pure a bordo della “ostalgica“ Trabant!


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Inoltre mi fa piacer ricordare che, generalmente, a ogni Gassi ho aggiunto per tre ritratti… il che vuol dire che ad oggi sono stati disegnati praticamente cento ritratti di me. Prima!!!

Bello stare in questo luogo speciale…

Infatti, a pensarci bene, la zona di Potsdamer Platz racconta in sé un po tutta la storia di Berlino. Dagli antichi, paludosi pratoni che erano qui nell’antichità, per divenire poi giardini fuori dalla porta e cinta muraria daziaria. Fu poi nel XVII secolo punto di accoglienza di stranieri e minoranze, soprattutto degli ugonotti francesi, che erano qui protetti. Divenne un’area urbana di sviluppo della Berlino prussiana e poi del regno di Germania dal 1871, con una grande vocazione tecnologica e ai trasporti urbani ed extraurbani, soprattutto ferroviari. Grande sviluppo si visse dopo la tragica prima guerra mondiale, tra problemi di inflazione e la successiva rinascita economica.

Varie sedi governative, politiche ed amministrative avevano sede qui. Prima prussiane (XVIII e XIX secolo) e della repubblica di Weimar (1918-1933) e poi del nazional socialismo (1933-1945) e poi, più recentemente, della DDR (1949-1990) e oggi della Repubblica Federale e del Land del Brandeburgo. Tanti lussuosi hotel, cinema, locali, bar si trovavano qui nell’epoca d’oro! Ma la guerra portò vastissime distruzioni tra bombardamenti incendiari e guerriglia urbana dal 1943, fino al maggio del 1945. E di questo rimangono vari tangibili segni! Successivamente fu luogo simbolo della divisione postbellica, nell’epoca della guerra fredda, con il muro e la fascia della morte che tagliarono il quartiere e la grande piazza a metà fin dal 1961. Fu ispirazione per artisti e cantanti (David Bowie nel 1977).

La caduta del muro (1989) e la riunificazione (1990) sono davvero passate da qui, e l’opportunità per la rinascita urbana post unitaria e per la nuova Berlino capitale (1991) è praticamente partita da qui! Con progetti e cantieri eccezionali si è andati via via a completare i vuoti e le lacune lasciate dalla storia! Ed ancora oggi, qui, la vita urbana nel sorprendente mix tra business, turismo, divertimento e residenza è tra le più affascinanti ed emozionanti del mondo!

Edifici monumenti e luoghi visitati

Ora dividerò, per un nostro ordine mentale, tra i tanti edifici e luoghi visitati, quelli realizzati fino alla fine della guerra mondiale nel 1945 da quelli realizzati dopo, fino ai tempi più recenti.

di Paolo Brasioli

Dunque abbiamo visitato ben 20 edifici (in ROSSO nella mappa) e monumenti realizzati tra il XVIII secolo, l’800, il ‘900 e, appunto, fino al 1945 ed essi sono circa il 60 % di quelli visitati! E tutti, nessuno escluso, sono stati fortemente restaurati dopo il conflitto.

Tra questi abbiamo:
9 uffici dirigenziali e sedi di lavoro, uffici di rappresentanza, tra cui l’ambasciata italiana e la sede della seconda compagnia assicurativa più antica della Germania, e uffici postali.
1 hotel di lusso, ridotto ad oggi in rudere e trasformato in museo.
3 teatri e sale da musica, uno dei quali esiste ancora solo come monumento, mentre gli altri due sono ancora funzionanti!
1 museo, che era destinato alla demolizione ma che poi è stato, fortunatamente, restaurato ed è ancora attivo!
1 scuola, che perse la sua metà.
1 chiesa.
1 tratto delle mura cittadine daziarie lo Zollmauer. Si tratta di un rudere ricostruito ma…
1 immensa stazione ferroviaria che oggi è solo un emozionante rudere con parco binari.
1 edificio industriale legato al sistema fognario (riconvertito oggi in ufficio).
1 ponte sul canale.

E poi abbiamo visitato 13 edifici e monumenti (in GIALLO nella mappa) realizzati dal dopoguerra a oggi, a partire dal 1950 ma soprattutto negli anni ’80, ’90 e 2000 e ancor dopo. Tutti questi rappresentano circa il 40% di quelli visitati.

Tra questi abbiamo:
3 blocchi e complessi per uffici (anche combinati con negozi e residenze).
4 blocchi di residenze (anche come location del: “Come nasce un Gassi”).
1 filarmonica multisala, con museo degli strumenti musicali.
1 teatro/circo multiuso con piscina e centro benessere.
1 museo d’arte moderna statale.
1 stazione ferroviaria sotterranea, che sarebbe poi la discendente della più antica della Germania.
1 monumento/memoriale all’arte cinematografica.
1 ponte pedonale sul canale.

Ho visitato inoltre anche due giardini (in VERDE nella mappa). E si sa, per noi cagnetti i giardini sono das Paradies…Uno è oggi dove c’era un quartiere intero poi distrutto e diventato zona dirimpettaia del muro come enclave della DDR, ed uno dove non c’è mai stato un tratto di città ma invece dove c’era un porto fluviale!

ELENCO (in ordine cronologico di pubblicazione da marzo 2022 a giugno 2023) dei 33 luoghi dei Gassi:

Potsdamer Platz;
Anhalter Bahnhof
Kothener Brücke
Neue Nationalgalerie
Huth haus
Sony Center
Ambasciata d’Italia
Meistersaal e Hansa Studio
Residenz Block 1 (IBA)
Park Triangolo di Lenné
Europahaus
Giz Haus
Park Kolonnade
Martin Gropius Bau
Potsdamer bahnhof
Mendelssohn Bartoldy Park
Neue Philharmonie
Ufficio postale SW11
Tempodrom
Electropolis Siemens
Zollmauer
Hotel Esplanade
Anhalter Steg
Boulevard der Stars
Radialsystem III
Residenz Block 1 (IBA) (come location per: “Come nasce un gassi”)
Theater Hubbel
Askanisches Gymnasium
S. Lukas Kirche
Feuerwehr Soziätat
Residenz Block 19 (IBA)
Alte Philharmonie
Residenz Block 10 (IBA)

Tanta Italia qui intorno

In tutti questi Gassi, ho incontrato spesso, anzi spessissimo testimonianze italiane. Innanzitutto i prestigiosi e bellissimi progetti, di pianificazione urbana, architettura e restauro di ben 5 architetti: Renzo Piano, Richard Rogers, Giorgio Grassi, Aldo Rossi e Vittorio De Feo. Poi un’antica storia di imprenditoria dell’italiano Ludovico Salvatori. Poi son stato in un luogo simbolo della memoria dell’emigrazione italiana dell’800 e ‘900, cioè l’Anhalter Bahnhof. Oltre alla storica sede di rappresentanza diplomatica dove sventola sempre il tricolore italiano. Inoltre, in molti edifici storici sono presenti chiaramente stili architettonici, decorazioni ed elementi artistici classici e rinascimentali italiani. Quindi ripeto… tanta Italia qui intorno!

ICH BIN EIN MERLINER
Allora dai, visitiamo, conosciamo, amiamo sempre di più la città di Berlino… che è di fatto tutta la mia vita, tanto che posso identificarla davvero con me stesso e posso dire e canticchiare tutto contento: “ich bin ein MERLINer”. Ahahah… Tchüss!

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.

Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.

Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.

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