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In Germania aumentano i fumatori, soprattutto fra i giovani e gli adolescenti

Il numero di giovani fumatori in Germania è preoccupantemente alto, e soprattutto durante la pandemia di COVID-19 si è verificato un rapido aumento del consumo di tabacco tra i giovani. Molti adolescenti iniziano a fumare per emulare il gruppo dei propri coetanei o dei ragazzi più grandi, e questo atteggiamento si riflette anche nei sondaggi che mostrano una crescente popolarità del fumo, dopo un periodo di declino negli anni precedenti.

Sempre più fumatori fra gli adolescenti e i giovani

I dati relativi ai giovani tra i 14 e i 17 anni risultano particolarmente allarmanti: nonostante a questa fascia d’età non sia consentito, in Germania, l’acquisto di prodotti a base tabacco, la percentuale di fumatori è quasi raddoppiata, passando dall’8,7% nel 2021 al 15,9% nel 2022. Inoltre, i giovani tra i 18 e i 24 anni continuano ad avere il triste primato della percentuale più alta di fumatori, superando il 40%. Non è ancora chiaro quali siano le cause di questa tendenza emergente, ma si ipotizza che la pandemia di COVID-19 e l’uso di prodotti alternativi come le sigarette elettroniche possano aver contribuito a tale aumento.

La Germania ha già introdotto molte restrizioni, ma le regole sono meno severe che altrove

Negli ultimi decenni, in Germania sono state introdotte restrizioni significative per quanto riguarda la pubblicità del tabacco. È vietata, per esempio, la pubblicità di sigarette e prodotti per tabagismi in televisione, alla radio e su Internet, e nel 2022 il divieto è stato esteso anche ai cartelloni pubblicitari e alle fermate degli autobus. Inoltre, è obbligatorio stampare sui pacchetti di sigarette non solo i noti testi che ne evidenziano i rischi per la salute, ma anche da immagini esplicite che mostrano le conseguenze negative del fumo.


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Nonostante ciò, secondo Daniel Kotz, responsabile dello studio DEBRA (“Deutsche Befragung zum Rauchverhalten”, ovvero “indagine tedesca sul comportamento dei fumatori”) presso l’Ospedale Universitario di Düsseldorf, la Germania non sta facendo abbastanza per prevenire il consumo di tabacco.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda diverse misure considerate efficaci per rendere il fumo meno attraente, soprattutto per i giovani. Tra queste, un divieto totale di pubblicità che includa anche le sponsorizzazioni e le collaborazioni commerciali con marchi e influencer, oltre a un aumento delle imposte sul tabacco e i prodotti a esso collegati

Inoltre, l’OMS raccomanda ampliare l’offerta di programmi per chi vuole smettere di fumare e di educare sulle nocività del fumo.

Fra tutte le misure proposte, quella ritenuta più efficace è l’aumento delle imposte, che arriverebbe a rendere il vizio del fumo troppo costoso per molti, come già avvenuto in altri Paesi (come il Regno Unito e l’Irlanda). Attualmente, in Germania, il costo medio di un pacchetto di sigarette è di circa 8 euro, con una tassa di circa 3,40 euro. In Francia, per esempio, l’imposta è doppia. Nei Paesi sopra citati, un pacchetto di sigarette può costare fra i 10 e i 14 Euro. Inoltre, in Francia, Irlanda e UK i prodotti a base di tabacco possono essere venduti solo in confezioni neutre, senza logo e tutte dello stesso colore.

Quest’ultima strategia è considerata efficace dal Centro tedesco per la ricerca sul cancro (DKFZ), che ne ha raccomandato l’adozione anche in Germania. In Irlanda, dove tali confezioni sono state introdotte nel settembre 2018, il numero di fumatori è diminuito costantemente, anche se durante la pandemia di COVID-19 si è registrato un lieve aumento temporaneo.

Il Commissario del Governo tedesco per gli Stupefacenti e le Tossicodipendenze, Burkhard Blienert, ha sottolineato la necessità di agire con urgenza per affrontare il problema. Tuttavia, non ha risposto direttamente alla questione di un possibile aumento delle tasse sul tabacco, poiché, ha dichiarato, la decisione non spetta solo a lui. In ogni caso, Blienert è aperto a discutere di un aumento delle imposte e ha sottolineato che le entrate aggiuntive derivanti da tale eventuale aumento dovrebbero essere destinate direttamente a ulteriori misure di prevenzione per proteggere i giovani dal fumo.

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