Il Christopher Street Day (CSD) 2023 ha dato vita a un’imponente manifestazione a Berlino, richiamando per il Pride centinaia di migliaia di partecipanti decisi a far risuonare il loro messaggio intersezionale, che abbraccia la valorizzazione delle singole identità all’interno della comunità queer, il sostegno alle minoranze oppresse e l’attenzione per coloro che ancora lottano per essere ascoltati. A differenza di altri eventi simili, il Pride di Berlino ha sempre avuto un forte carattere politico e inclusivo e questo è risultato evidente, ancora una volta, nella dichiarazioni degli attivisti.
“Non siamo qui solo per divertirci”: continua la lotta del Pride più politico d’Europa
“Le nostre richieste non verranno ignorate: politica, economia e società civile dovranno confrontarsi con tutto questo, perché non siamo qui semplicemente per divertirci” ha dichiarato Patrick Ehrhardt, membro del direttivo del Berliner CSD e.V.., tracciando chiari obiettivi a supporto a una causa che va ben oltre la celebrazione e la gioia. Il motto di quest’anno è stato “Siate la loro voce e la nostra – per una maggiore empatia e solidarietà”.
Gli auguri del cancelliere e il disprezzo di AfD: “Uomini con la gonna e sciocchezze gender”
Sin dal mattino, la bandiera arcobaleno ha sventolato davanti alla Cancelleria federale e sul palazzo del Reichstag, sede del Bundestag. Il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha inviato i suoi auguri tramite Twitter, con un messaggio a tutti i partecipanti: “La nostra forza risiede nella diversità”.
Il corteo ha ricevuto il sostegno di tutti i gruppi parlamentari del Bundestag, ad eccezione dell’ultradestra di Alternativa per la Germania. Il deputato di AfD Martin Reichardt ha infatti criticato la bandiera arcobaleno sul Reichstag, definendola su Twitter “sinonimo della sessualizzazione dei bambini, dell’uso dell’espressione ‘persona che partorisce’ al posto della parola ‘madre’, di altre scemenze gender e del fatto di non poter dire a vecchi uomini con la gonna che non sono donne”.
…gebärende… …mehr…😉
— Martin Reichardt, MdB (@M_Reichardt_AfD) July 22, 2023
Contestato il sindaco di Berlino, Kai Wegner
Nel suo discorso di benvenuto al 45° Christopher Street Day di Berlino, la Presidente del Bundestag Bärbel Bas (SPD) ha evidenziato un preoccupante aumento della discriminazione in Germania. “Dobbiamo combattere tutti insieme contro questo fenomeno, dimostrando una posizione comune,” ha affermato Bas.
Il sindaco di Berlino, Kai Wegner (CDU) ha preso la parola sottolineando che “Berlino è la città della diversità”. Ha inoltre annunciato il suo impegno per introdurre un divieto di discriminazione basato sull’identità sessuale nella Costituzione, una dichiarazione decisamente “importante” e che sembra recepire un’istanza de tempo sentita dalla comunità queer. Il discorso del rappresentante cristiano-democratico è stato però a tratti accolto da forti fischi, provenienti da alcuni manifestanti.
La presenza della “leonessa di Berlino”
Durante il corteo, si è potuto ammirare una straordinaria e festosa esplosione di creatività, spesso con picchi di genialità, come quello raggiunto da una partecipante che ha scelto di sfilare vestita come la leonessa che si riteneva essere stata avvistata a Berlino nei due giorni precedenti e che aveva seminato il panico tra i residenti, prima che si scoprisse che forse si trattava di un cinghiale.
Nel corteo il carro “Be Pride like Ukraine”
Il carro del Pride ucraino esponeva la scritta “Be Pride like Ukraine” a caratteri cubitali ed era presente, con un suo carro, anche l’ambasciata ucraina. L’ambasciatore Oleksii Makeiev si è rivolto ai partecipanti, sottolineando che in Ucraina vengano al momento difesi anche i valori celebrati al CSD, frase ribadita anche su Twitter.
Freedom. Equality. Diversity 🏳️🌈
Das sind Werte, die wir heute in #Berlin feiern und gleichzeitig in der Ukraine verteidigen.
Unsere Fahne hat zwei Farben 💙💛, unter der wir alle Farben der 🌈 -Flagge verteidigen!#CSDBerlin @VitscheBerlin @kaiwegner pic.twitter.com/wzHygLoyFM
— Oleksii MAKEIEV 🇺🇦 (@Makeiev) July 22, 2023
L’arrivo alla porta di Brandeburgo e il concerto dei Tokio Hotel
Una volta giunti alla Porta di Brandeburgo, i partecipanti sono stati accolti da Alfonso Pantisano, il primo commissario queer di Berlino. “Ho anche la ferma intenzione di fare tutto ciò che è in mio potere per servire tutti voi, per rafforzare le nostre comunità, per rendere visibili le nostre comunità. Soprattutto le comunità che hanno difficoltà, perché di solito non ce ne occupiamo veramente. Ora è il momento di dare loro la priorità!” ha dichiarato Pantisano.
La serata è continuata con una serie di live act che hanno riscaldato ulteriormente l’atmosfera prima dello show più atteso, il concerto dei Tokio Hotel, iniziato con un certo ritardo, anche a causa di una serie di problemi tecnici registrati durante lo show delle drag, che si sono esibite subito prima. Alla fine la band tedesca, celebre per il brano “Durch den Monsun”, ha dato vita alla sua performance, circondata da una scenografia rutilante.
Dopo l’esibizione Bill Kaulitz, per l’occasione vestito di fucsia, con chaps, frange e cappello come un “cowboy camp”, è uscito di nuovo sul palco con gli altri membri della band, tenendo tra le mani la bandiera simbolo del movimento queer, tra gli applausi del pubblico.
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