CDU, Merz apre all’ultradestra di AfD: cade un tabù. Esulta Chrupalla
Appena eletto leader della CDU, aveva promesso di bandire dal partito chiunque avesse collaborato con AfD. Ora, Friedrich Merz sembra aver cambiato idea e apre all’ultradestra guidata da Tino Chrupalla e Alice Weidel a livello locale.
Intervistato domenica nella sua città natale, Arnsberg, Merz ha dichiarato a ZDF che ribadisce il divieto di collaborazione con AfD a livello governativo, di Bundestag, di Parlamento Europeo e di Parlamenti statali, cioè relativi ai singoli Länder, ma al tempo stesso non è più contrario a una cooperazione a livello municipale, invocando un approccio “pragmatico”.
Merz apre a collaborazione con AfD a livello locale
Fa abbastanza impressione vedere come il leader della CDU, successore di Armin Laschet e nemico politico storico di Angela Merkel, abbia cambiato posizione sull’argomento. E fa impressione anche vedere come, per la prima volta, un leader politico si presenti possibilista nei confronti di un partito che finora è stato trattato come la peste nera ed emarginato a tutti livelli, da tutte le altre formazioni.
Merz ci ha tenuto a sottolineare che la possibilità di una collaborazione si legherebbe solo agli ambiti “minori”, ma è innegabile che il tabù dell’alleanza con AfD stia scricchiolando, per la prima volta, proprio in virtù del suo divieto relativo, che a questo punto potrebbe anche essere ulteriormente ridefinito, se matureranno condizioni analoghe a quelle che, oggi, hanno fatto venire meno il “firewall” anti-AfD di Merz a livello municipale. Dopotutto, se un imperativo non è categorico, è per definizione un imperativo debole.
“Non ci sarà alcuna partecipazione di AfD in un governo, almeno non con noi. E non otterranno nemmeno la maggioranza” si è affrettato a precisare Merz, ma considerando che a dicembre 2021 minacciava l’espulsione dal partito di chiunque avesse osato proporre una collaborazione con AfD, perché “la CDU non è il tipo di partito che può andare d’accordo con chiunque”, va da sé che la sua credibilità ne risulti fortemente indebolita. Se oggi Merz apre ad AfD a livello municipale, insomma, perché in futuro non potrebbe cambiare idea anche in altri ambiti?
Alla domanda se si fosse arreso e avesse rinunciato alla rigida distanza dall’ultradestra dichiarata in passato, Merz ha inoltre risposto: “Non mi sono arreso, ma siamo obbligati a riconoscere le elezioni democratiche”. Commentando i recenti risultati in Turingia, che hanno visto AfD guadagnare sempre più spazio e rilievo, Merz ha inoltre dichiarato che è inevitabile che i parlamenti locali, dopo le elezioni, debbano cercare un modo per governare.
Le critiche interne e l’affondo dei Verdi
Le dichiarazioni di Merz hanno scatenato un terremoto e creato innanzitutto un’opposizione interna. A contestare le dichiarazioni di Merz, è stato infatti, in primis, Kai Wegner, sindaco di Berlino ed esponente di spicco dei cristiano-democratici. “AfD conosce solo opposizione e divisione. Dove dovrebbe esserci COLLABORAZIONE? La CDU non può e non vuole collaborare e non collaborerà con un partito il cui ‘modello di business’ è l’odio, la divisione e l’esclusione” ha scritto domenica su Twitter.
Die AfD kennt nur Dagegen und Spaltung. Wo soll es da ZUSAMMENarbeit geben? Die CDU kann, will und wird nicht mit einer Partei zusammenarbeiten, deren Geschäftsmodell Hass, Spaltung und Ausgrenzung ist.
— Kai Wegner (@kaiwegner) July 23, 2023
Nella stessa direzione si è espressa la vicepresidente del Bundestag, Yvonne Magwas, che è anche membro del Präsidium della CDU e che su Twitter ha scritto: “Che si tratti di consiglio locale o Bundestag, i radicali di destra rimangono radicali di destra. Per i cristiano-democraitici gli estremisti di destra sono SEMPRE nemici!”.
Ob Ortschaftsrat oder Bundestag, rechtsradikal bleibt rechtsradikal. Für Christdemokraten sind Rechtsradikale IMMER Feind!
— Yvonne Magwas (@YvonneMagwas) July 23, 2023
Se il fuoco amico non è stato risparmiato, di certo non manca quello degli avversari politici. La co-leader dei Verdi, Ricarda Lang, ha infatti attaccato Merz su ARD, sottolineando proprio la sua incoerenza: “Prima ha ridotto questo partito a una versione un po’ migliore di Alternativa migliore per la Germania e ora sta iniziando a demolire la barriera che la stessa Unione ha più volte invocato”.
La gioia di AfD. Il leader Chrupalla: “Abbatteremo la barriera!”
Esulta invece Tino Chrupalla, co-leader di AfD. “Stanno cadendo le prime pietre dalla barriera e la abbatteremo insieme, nei Länder e nel governo federale” ha scritto su Twitter, per poi aggiungere che “i vincitori saranno i cittadini, che riconquisteranno prosperità, libertà e sicurezza attraverso una politica orientata ai loro interessi”.
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