È assurdo che capiti in una città come Berlino, ma tant’è: quando la pioggia è forte, come accaduto ad esempio lunedì, succede l’inferno da anni: strade che diventano fiumi, allagamenti di stazioni della metro e cantine, tubi che si rompono e danneggiano gli spazi condominiali, acqua che si rovescia dai tetti delle S-Bahn, spesso riversandosi sui tabelloni e compromettendone le funzioni, come accaduto a Warschauer Straße. In tutto questo i residenti restano regolarmente allibiti e bloccati, nonché coinvolti in situazioni a dir poco assurde.
Il problema della pioggia a Berlino: appena aumenta di intensità, la città collassa
Gli episodi raccontati dalla stampa locale o diffusi sui social media, a questo proposito, non si contano. Il Berliner Morgenpost riporta ad esempio che il 26 giugno un uomo ha “nuotato” letteralmente in una fogna a cielo aperto, in una strada allagata di Wilmersdorf, ma una bella nuotata per strada se l’era fatta anche un altro temerario nel 2017, in Yorckstraße, a Schöneberg.
Il quotidiano berlinese parla inoltre di secchi recentemente predisposti nella stazione S-Bahn di Zoologischer Garten, perché la pioggia sarebbe penetrata fino al livello del seminterrato. Anche diverse rampe di scale di varie stazioni sono divenute di fatto cascate e sono quindi state chiuse per accumulo d’acqua. Questo accade da sempre, a Berlino, ed è incredibile che abitanti e istituzioni abbiano imparato a considerare eventi simili come un’estensione del fenomeno atmosferico e quindi come fatti ineluttabili.
Alcuni video pubblicati su YouTube negli ultimi anni, testimoniano fedelmente l’assurdo: macchine dalle ruote sommerse che trascinano canotti che galleggiano su strade allagate, passanti che camminano immersi fino alle ginocchia nell’acqua e occasionalmente sprofondando fino al torace in qualche buca.
Al di là del lato umoristico che gli uomini tendono a trovare in ogni cosa, la situazione è seria. A parte i rischi “classici” causati dagli allagamenti (come blocchi o danneggiamenti delle infrastrutture o cortocircuiti), c’è anche il problema delle fogne, che quando piove molto forte tendono a straripare, spingendo verso l’alto i tombini. Per questa ragione le persone sono invitate a non entrare troppo in contatto con acqua potenzialmente inquinata, che nel caso dei condotti fognari rappresenta un grande pericolo per la salute.
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Richieste misure adeguate: verso la “città spugna”
Da tempo gli esperti chiedono che Berlino predisponga misure adeguate per gestire la situazione e riduca i relativi rischi per l’incolumità pubblica. In particolare si sta lavorando a un concetto di “città spugna”. Aumentando la capacità di stoccaggio dei bacini di ritenzione sotterranei, costruiti per contenere lo straripamento delle fognature, si potrebbero cioè canalizzare più facilmente gli eccessi d’acqua verso aree adatte. In questa direzione, l’attuale capacità di stoccaggio dovrebbe passare da 240.000 a 400.000 metri cubi entro il 2024.
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