Il conduttore televisivo, attore e comico sudafricano Trevor Noah si è esibito il 27 giugno al Tempodrom di Berlino e ha dato vita a uno show in cui ha intrattenuto la platea affrontando temi vari, con il consueto brio.
Quella del Tempodrom non è stata l’unica data di Noah a Berlino, visto che si è esibito anche il 28 e il 29 giugno e si esibirà anche il 30, nonché il 1° luglio. La capitale è però l’unica città tedesca del tour, che proseguirà in Francia a metà luglio. Trevor Noah ha vissuto per diversi anni negli Stati Uniti e si è fatto conoscere a livello internazionale come conduttore del “Daily Show“, che ha lasciato nel dicembre del 2022, dopo sette anni di attività.
Trevor Noah a Berlino: “Non voglio essere un clown!”
Durante due ore di spettacolo, Noah ha incalzato il pubblico con lo stile che i suoi estimatori conoscono bene. Non sono mancati i riferimenti al confronto tra culture, che fanno parte del suo background comico e della sua esperienza di vita (Noah ha subito l’apartheid, insieme a sua madre), così come alcuni riferimenti umoristici alla sua vita famigliare.
Del padre, un uomo di origini svizzero-tedesche, Noah ha riferito la perplessità provata di fronte al lavoro del figlio, o meglio, la convinzione che sia una sorta di pagliaccio. ” Trevor, cosa fai per vivere? Fai ridere la gente? Allora sei un clown!” è la frase che il performer sostiene di essersi sentito rivolgere, sottolineando di non voler essere considerato in questo modo. “E ora vengo a Berlino e mi mettete in un tendone da circo. Ho perso una battaglia che dura da una vita!” ha scherzato Noah, facendo ironia sulla particolare forma del Tempodrom, che effettivamente evoca un “setting circense”.
Leggi anche:
Special Olympics: gli italiani portano a casa oro, argento e bronzo
Il senso di colpa dei tedeschi e la “nonchalance” degli italiani
Più “edgy”, ma tipica della sua comicità, è stata la menzione dell’argomento che probabilmente imbarazza di più i tedeschi e cioè il riferimento non esplicito al loro “senso di colpa storico”. Noah ha cioè definito i tedeschi dei “campioni del mondo nel chiedere scusa” e aggiunto che “nessuno guarda alla propria storia con tanto rimorso come i tedeschi”.
A seguire, una battuta che ci riguarda direttamente, perché relativa agli italiani. “Se chiedi a un italiano ‘cosa avete fatto lì in Africa orientale?’, lui ti risponde ‘sì, lo so, ma guarda questa pizza!’. Questo non funziona in Germania, perché non si può distrarre qualcuno dagli orrori della storia con bratwurst e crauti” ha scherzato il comico. Il riferimento al nostro Paese, ovviamente, riguarda le campagne condotte in Etiopia dall’Italia fascista di Benito Mussolini, negli anni ’30.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!