Silvio Berlusconi è morto: i commenti della stampa tedesca
La morte di Silvio Berlusconi, spentosi a 86 anni presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì, ha avuto un inevitabile riverbero anche sulla stampa tedesca. “Silvio Berlusconi è morto” titola lo Spiegel, rilanciando quanto scritto da Repubblica, che parla della “fine di un’era”.
La stampa tedesca su Silvio Berlusconi: i commenti a caldo
Die Welt ripercorre la carriera di un uomo che “per decenni ha plasmato la vita pubblica italiana in vari ruoli” e quindi non soltanto come politico, tre volte presidente del consiglio, tra il 1994 e il 2011, ma anche come “magnate dei media” (la holding di Berlusconi, Media For Europe, possiede tra l’altro più del 25% delle azioni dell’emittente tedesca ProSieben) e come protagonista di una serie di scandali, che la stampa tedesca ricorda bene. Il quotidiano cita i processi per decine di presunti reati economici, la condanna per frode fiscale del 2013 e la vicenda dei famigerati “bunga bunga”, divenuti rapidamente all’estero il simbolo di un’Italia spesso oggetto di ironie internazionali, anche in Germania.
La Frankfurter Allgemeine Zeitung parla invece del messaggio che Giorgia Meloni aveva indirizzato a Berlusconi, su Twitter, venerdì (“Forza, Silvio!”), ma anche i successivi messaggi di cordoglio del partito della premier, Fratelli d’Italia, che definisce Berlusconi “una delle figure più importanti, decisive e apprezzate della storia politica italiana” e di Matteo Salvini, che su Twitter ne ha parlato come di “un grande italiano, uno dei più grandi di tutti i tempi” e “un grande amico”. FAZ cita anche Matteo Renzi, di Italia Viva, che sullo stesso social ha scritto “Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti”.
La Bild parla di Berlusconi come dell’uomo che fu definito dall’ex capo del governo Mario Monti “il padre di tutti i populisti” e che si definì “il Gesù Cristo della politica”. Il Tabloid ricorda anche le accuse reiterate accuse di conflitto di interessi tra il ruolo politico di Berlusconi e il suo impero mediatico e la sua immagine fortemente controversa, tra processi e polemiche, ma sottolinea come “la sua popolarità presso molti italiani, tuttavia, non è stata diminuita dai conflitti con la legge”.
La Süddeutsche Zeitung sottolinea invece i punti salienti della storia politica del capo dell’esecutivo più longevo della storia italiana a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, con i suoi nove anni di governo. Dalla menzione della sua ascesa imprevedibile all’inizio degli anni novanta, sulle ceneri di una Prima Repubblica ”sprofondata nella palude della corruzione”, Berlusconi è descritto anche in relazione alla sua capacità istrionica di conquistare gli elettori e “risvegliare negli italiani la sensazione che sarebbe riuscito a rendere la loro vita migliore, più facile, più libera, più divertente”. Risultando, però, più efficace nel promuovere le sue idee che nel realizzarle e finendo per “fallire come riformatore del Paese”. Un approfondimento di Oliver Meiler, sempre sulla SZ, definisce Silvio Berlusconi “un uomo che ha cambiato il mondo, anche se non in meglio”.
La stampa tedesca sottolinea anche il fatto che il partito di Berlusconi, Forza Italia, si sia dimostrato negli anni una creatura fragile, ostaggio del suo ingombrante leader e attualmente ridotto alla condizione di “junior partner” di Fratelli d’Italia e della Lega. Il Tagesspiegl aggiunge che Forza Italia, che negli anni novanta era un colosso elettorale, ha perso gradualmente e inesorabilmente importanza anche perché Berlusconi, di fatto, non ha creato spazio per eredi politici degni di questo nome, concetto ribadito anche dalla Tagesszeitung. Il Tagesspiegel ricorda inoltre anche il fallimento dell’”ultimo sogno del cavaliere” e cioè quello di diventare presidente della Repubblica, all’inizio del 2022.
Il resoconto dei quotidiani berlinesi
Veniamo infine ai quotidiani berlinesi. La Berliner Zeitung titola “Necrologio di Silvio Berlusconi, ha cambiato l’Italia come nessun altro”. Il concetto è ribadito nell’articolo, che definisce Berlusconi come “l’ultimo vero leader politico in Italia”, capace di creare un ente politico nuovo, colmando il vuoto che si era creato dopo l’implosione della prima repubblica e sfilando il governo dalle mani della sinistra, allora già pronta a governare. Una curiosità: nel 2021, il quotidiano berlinese aveva parlato di Silvio Berlusconi perché la Holding Italiana Quattordicesima (H14), una delle aziende di famiglia attualmente di proprietà dei figli Luigi, Barbara ed Eleonora, aveva investito più di chiunque altro nelle startup di maggior successo in Germania. Anche il Berliner Morgenpost ripercorre le tappe della carriera politica e mediatica del “Cavaliere”, mentre il Berliner Kurier parla della sua capacità di polarizzare radicalmente il dibattito politico: amato o disprezzato, Berlusconi non ha mai suscitato giudizi sfumati.
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