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Pedopornografia a Berlino: perquisizioni in oltre 20 appartamenti

La polizia di Berlino ha condotto una nuova operazione contro la pedopornografia nella capitale tedesca, eseguendo oltre 20 perquisizioni nella mattinata di mercoledì nei distretti di Charlottenburg-Wilmersdorf, Friedrichshain-Kreuzberg, Lichtenberg, Marzahn-Hellersdorf, Mitte, Neukölln, Pankow, Reinickendorf, Tempelhof-Schöneberg e Treptow-Köpenick. L’operazione, che ha coinvolto oltre 40 agenti, ha preso di mira individui sospettati di possesso, procacciamento e distribuzione di materiale pedopornografico, come si legge sull’account Twitter ufficiale del comando di polizia locale. Durante l’operazione sono stati utilizzati anche i cani da servizio della polizia antisommossa.

In un comunicato stampa congiunto con l’ufficio del pubblico ministero, le forze dell’ordine hanno fornito alcuni dettagli su questa specifica operazione e hanno ricordato che l’anno scorso sono stati registrati più di 1700 casi di possesso e distribuzione di materiale pedopornografico solo a Berlino.

In questa occasione, la polizia ha voluto condividere sui social ulteriori messaggi per sensibilizzare il pubblico su questo particolare problema: “Dietro il termine ‘pedopornografia’, come definito dalla legge, si cela sempre una violenza sessuale contro i bambini, che di solito lascia tracce per tutta la vita”.

Perquisizioni in diversi distretti, alcuni sospettati avevano condanne precedenti

Alcuni esempi specifici di casi individuati sono stati condivisi su Twitter dalla polizia di Berlino. Un uomo di 52 anni di Reinickendorf, per esempio, è accusato di aver caricato su un motore di ricerca un’immagine che mostrava atti sessuali fra una ragazzina e un uomo adulto. C’è poi il caso di un uomo di 41 anni di Treptow-Köpenick, sospettato di aver inviato sei file pedopornografici attraverso un’app di messaggistica. Durante le perquisizioni, gli inquirenti avrebbero rinvenuto indizi che suggeriscono un coinvolgimento del figlio dodicenne del precedente sospettato. Un uomo di 37 anni di Lichtenberg con tre condanne precedenti avrebbe acquisito materiale pedopornografico da una chat. Un uomo di 59 anni di Marzahn è stato sospettato di aver caricato una foto pedopornografica sul motore di ricerca, rendendola così disponibile ad altri. Un uomo di 68 anni di Neukölln è stato trovato in possesso di un supporto dati contenente materiale pedopornografico che ritraeva una bambina la cui età è stata stimata fra i quattro e i sei anni. Infine, il sospettato più giovane sembra essere un ragazzo di 18 anni di Charlottenburg-Wilmersdorf avrebbe inviato tramite un social media immagini pornografiche raffiguranti un adolescente di età compresa fra i 14 e i 18 anni.


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La polizia sensibilizza sul tema della pedopornografia

La situazione è allarmante anche in altri Länder tedeschi. A metà aprile, infatti, la polizia del Brandeburgo orientale ha eseguito perquisizioni in dieci appartamenti di uomini di età compresa tra i 24 e i 62 anni, sospettati di possesso di materiale pedopornografico. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati dispositivi elettronici, tra cui laptop e supporti di archiviazione.

Nelle dichiarazioni di mercoledì, la polizia di Berlino ha specificato che le migliaia di casi registrati coinvolgono sia collezionisti metodici che utenti occasionali, ma anche giovani e giovanissimi che, per “ingenuità digitale”, si inviano reciprocamente o si lasciano convincere a inviare ad altri materiale che rientra nei canoni della pedopornografia.

La polizia di Berlino sottolinea che il possesso o la distribuzione di anche un solo file di pornografia infantile o giovanile costituisce un reato che può portare a una perquisizione domiciliare e a pene molto severe.

Fonte: Polizia di Berlino

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