Matrimoni forzati durante le vacanze estive: un pericolo per alcune adolescenti berlinesi

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Quando si pensa alle spose bambine e ai matrimoni forzati, la Germania non è certo il primo Paese che viene in mente. Eppure l’organizzazione per i diritti delle donne Terre des Femmes ha lanciato un allarme e avviato una campagna proprio nelle scuole di Berlino riguardo al rischio che alcune ragazze e perfino bambine siano portate all’estero e obbligate a contrarre matrimoni durante le vacanze estive. Per combattere questa pratica, l’organizzazione ha cerato una campagna mirata, per raggiungere le potenziali vittime anche e soprattutto all’insaputa delle loro famiglie.

In Germania, l’età minima per il matrimonio è stata alzata a 18 anni proprio per combattere i matrimoni forzati di minori

Vale la pena di notare che, dal 2017, la Germania ha aumentato a 18 anni l’età minima per contrarre matrimonio. Precedentemente il limite era di 16 anni, purché con il consenso dei genitori. Tuttavia si è ritenuto che tale regolamentazione della questione non tutelasse adeguatamente i minori dai matrimoni forzati.

Elisabeth Gernhardt lavora in un dipartimento dal nome inequivocabile: “Gewalt im Namen der Ehe” ovvero si occupa di “Violenza in nome del matrimonio” presso Terre des Femmes e ha rilasciato alla Berliner Zeitung alcune dichiarazioni a proposito del lavoro che l’associazione svolge nelle scuole. Ha rivelato che sono pochi gli studenti informati sull’esistenza dei centri di consulenza per i matrimoni forzati o per la violenza contro le donne. Gli interventi nelle scuole mirano soprattutto a sensibilizzare su questi temi e a informare i giovani e i giovanissimi su dove si può chiedere aiuto in caso di bisogno e in particolare le ragazze su cosa possono fare se si sentono in pericolo.

Alcune studentesse non ritornano a scuola dopo le vacanze estive

Secondo Gernhardt, capita che le vacanze estive siano l’occasione, per alcune famiglie, di portare all’estero le figlie giovanissime, a volte perfino quattordicenni, e costringerle a sposarsi. La scuola stessa non ne è a conoscenza e, quando le alunne non si ripresentano dopo la pausa estiva, sono spesso le compagne che cercano di raggiungerla attraverso i mezzi di comunicazione online a scoprire che la loro compagna di classe è stata costretta a sposarsi e non si trova più in Germania. Spesso, prima del viaggio, le bambine non sospettano nulla, dal momento che sono cresciute con l’abitudine di viaggiare all’estero durante le vacanze estive, magari per andare a trovare le famiglie d’origine dei genitori.

Una volta che una persona viene portata all’estero, afferma Christa Stolle, direttrice nazionale di Terre des Femme, può essere molto difficile per lei tornare in Germania.

Incontri a scuola, senza avvisare le famiglie

Le famiglie intenzionate a commettere questo tipo di illecito, ovviamente, non vogliono che le loro figlie sappiano a chi rivolgersi in caso di necessità ed è per questo che alcuni workshop sui matrimoni forzati nelle scuole di Berlino sono stati condotti senza essere precedentemente annunciati, così che i genitori non potessero scegliere di non mandare a scuola la famiglia nel giorno dell’incontro con gli operatori di Terre des Femmes.


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Durante i laboratori, le studentesse discutono dei pericoli dei matrimoni forzati, soprattutto per le minorenni, e vengono informate sui centri di consulenza e assistenza disponibili in tali situazioni. La polizia partecipa ai corsi e si offre come punto di contatto per le persone coinvolte.

Secondo l’Unicef, ogni anno circa dodici milioni di ragazze si sposano prima di compiere 18 anni. In aree di conflitto e crisi, questo numero è particolarmente elevato, poiché il matrimonio forzato può garantire quelle che vengono percepite come forme di protezione per la ragazza e denaro per la famiglia.

Per saperne di più: Terre des Femmes

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