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Germania: 755 milioni di mascherine da bruciare. Accuse di spreco

Il Covid-19 ha lasciato tracce di ogni tipo nella nostra società e una di quelle più spesso sottovalutate è quella ecologica. La quantità di prodotti monouso che si sono resi necessari o addirittura sono stati obbligatori durante la pandemia ora si traducono in montagne di rifiuti, che gli Stati devono smaltire. Il governo tedesco, per esempio, ha annunciato l’intenzione di incenerire oltre 755 milioni di mascherine, fra chirurgiche ed FFP2, che hanno superato la data di scadenza. Questa misura è necessaria per garantire che le maschere non siano utilizzate dopo la loro durata di scadenza. I costi stimati per questa operazione ammontano a circa sette milioni di Euro.

Appalto per lo smaltimento

Per gestire questo processo di smaltimento, il Ministero della Sanità ha pianificato un “processo di recupero energetico conforme alla legislazione doganale e sui rifiuti”. È stato lanciato un appalto per coinvolgere società esterne nel processo di smaltimento e si prevede che il contratto finale avrà una durata di 24 mesi.

Le critiche: le mascherine avrebbero dovuto essere donate a ospedali e studi medici

Questa decisione ha suscitato numerose critiche, soprattutto per il fatto che il governo abbia lasciato scadere le mascherine, invece di donarle, per esempio, a ospedali e studi medici – ovvero alle istituzioni che utilizzano questi dispositivi normalmente, indipendentemente dalla pandemia – evitando così uno spreco colossale di risorse pubbliche.


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Karsten Klein, esperto di bilancio dell’FDP, ha puntato il dito contro gli eccessivi acquisti effettuati quando il Ministro della Sanità era Jens Spahn (CDU), sostenendo che le spese, in quel periodo, siano sfuggite di mano al governo e invitando a non ripetere gli errori del passato. Klein ha suggerito ai Länder – molti dei quali pianificano di incenerire a loro volta i dispositivi protettivi scaduti – di stabilire un “sistema a rotazione” per assicurarsi che le mascherine vengano consegnate alle strutture sanitarie prima che scadano.

Fino a ora, dieci Länder hanno dichiarato di aver già bruciato o di avere intenzione di bruciare un totale di 57,38 milioni di maschere protettive. Queste misure sono state adottate in Nord Reno-Westfalia, Baden-Württemberg, Sassonia, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Brandeburgo e Renania-Palatinato, mentre Bassa Sassonia, Sassonia-Anhalt, Saarland e Assia hanno piani simili, ma non li hanno ancora attuati.

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