Gassi alla Alte Philharmonie in Bernburger Straße, fra musica e ricordi dell’orchestra filarmonica
di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli
Musica, maestro! Già, qui la storia inizia a partire dal 1876, quando una società per azioni inglese fece costruire dall’architetto tedesco Gustav Knoblauch (1833-1916) una bella sala per una pista di pattinaggio a rotelle che si chiamò “Central Skating Rink“, proprio sulla Bernburger Straße ai civici 22a/23. La struttura aprì ufficialmente, per la gioia e il divertimento di grandi e piccini berlinesi, il 23 febbraio 1877. La direzione dell’attività era dell’italiano Ludovico Sacerdoti! Ma ahimè, già nel 1882 la pista di pattinaggio a rotelle andò in bancarotta e l’amministratore delegato dell’azienda, Sacerdoti appunto, comprò la struttura con tutte le varie attività associate. In seguito egli, con mirabile ed artistica lungimiranza, decise di utilizzare la grande bellissima sala per i concerti di musica! A questo specifico scopo, venne pianificata la costruzione di un nuovo edificio d’ingresso e la creazione di corridoi e foyer per permettere anche attività espositive. L’agente di concerti ed esperto musicale Hermann Wolff (1845-1902), che era alla ricerca di un luogo per spettacoli musicali per un Berlin-Guest Performance dell’allora famosa Meininger Hofkapelle, affittò la sala della ex pista di pattinaggio. Nel maggio 1882, i membri della Bilseschen Kapelle si misero in proprio e fondarono l’Orchestra Filarmonica di Berlino. Wolff allora assegnò a loro questo luogo come prestigiosa sala da concerto permanente.
La filarmonica diventa il centro della scena musicale berlinese
Ed ecco che qui si sviluppò un fulcro per gli eventi musicali a Berlino. L’italiano Sacerdoti ne rimase proprietario, e contribuì pertanto allo sviluppo del programma musicale e culturale della città, che da poco più di 10 anni era la capitale del Reich. Nel 1888 decise di far trasformare e migliorare la sala ai fini concertistici ed affidò il progetto a Franz Heinrich Schwechten (1841-1924), che era anche l’architetto dell’ampliamento del 1872 della vicina Anhalter Bahnhof. Fu aggiunto un soffitto a cassettoni con ornamenti in gesso a scopo fonoassorbente e due ampi lucernari. Alle pareti furono collocati medaglioni con ritratti di celebri compositori. Lo stile richiamava il puro Rinascimento italiano. Inoltre, l’intraprendente Sacerdoti decise di dotare la sala di ben 1614 sedie di legno libere in modo che potesse essere organizzata più facilmente. La sala riaprì nel suo nuovo splendore il 1° ottobre 1888.
Nel 1898 fu costruita una parte del giardino e un foyer. Inoltre, Sacerdoti decise di acquistare anche l’edificio adiacente sul retro della proprietà vicina in Köthener Straße. Fu aggiunta una nuova sala chiamata “Beethoven-Saal” da ben 1000 posti. Principalmente utilizzata per ricevimenti o feste private o anche come sala ricreativa aggiuntiva. Più tardi, nella nuova sala furono installati anche dei proiettori per l’uso occasionale come cinema, nuova arte che stava ottenendo sempre più interesse e successo.
Tra gli artisti ben noti che hanno suonato ed interpretato la musica qui, possiamo ricordare il violinista statunitense Vehudi Menuhin (1916-1999), il grande maestro italiano Arturo Toscanini (1867-1957) con la prestigiosa New York Philharmonic, Johannes Brahms (1833-1897), Clara Schumann (1819-1896), Richard Strauss (1864-1949), Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893), Hans von Bülow (1830-1894), Arthur Nikisch (1855-1922) e Wilhelm Furtwängler (1886-1954).
Nel gennaio 1923, gli amici dell’intellettuale Chaim Nachman Bialiks (1873-1924), poeta nazionale del successivo Israele, riunirono tutto ciò che aveva valore culturale e rilevanza nella letteratura e nella cultura ebraica nella Filarmonica, per festeggiare i suoi 50 anni. Nel luglio 1932 lo scienziato Albert Einstein (1879-1955) tenne qui, nella Sala Grande della Filarmonica, la sua lezione e la suggestiva conferenza d’addio, prima di partire definitivamente da Berlino dove abitava, nella villetta in legno al lago di Templin. Inoltre, la Filarmonica fu la sede della giornata degli stenografi e anche della Reichswettkochen.
Sotto le bombe
Dopo la morte del proprietario italiano Sacerdoti nel 1930, una società di suoi eredi rilevò la proprietà. Nello stesso anno l’orchestra ricevette il titolo di orchestra imperiale.
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Una mattina del gennaio 1944, il famosissimo baritono Heinrich Schlusnus (1888-1952) apparve in una matinée intonando per i fortunati presenti molte canzoni, tra le quali quelle di compositori romantici. Ma proprio la sera di quel giorno, intorno alle 22:30, l’edificio venne colpito dalle bombe incendiarie alleate e rimase gravemente bruciato. La vicina sala intitolata a Beethoven rimase inizialmente intatta e fu ancora utilizzata per i concerti fino all’aprile del 1945.
Nel 1952 le rovine, irrecuperabili dato il loro grado di distruzione, furono fatte saltare in aria e le macerie furono portate al Teufelsberg. Oggi, una targa in bronzo commemorativa a terra ricorda il luogo della vecchia Filarmonica. È presente su strada un monumento ad “arco d’ingresso” che è stato realizzato a cura dall’artista Michael Schoenholtz (1937-2019) nel 1987. Molto suggestivo, esso ci introduce poeticamente a un luogo che non è più… ma che possiamo far risuonare con la miglior musica nei nostri cuori! Inoltre, dal 2019, una insegna esplicativa è in loco su design della Signora Petra Müller dell’ufficio del Distretto Friedrichshain Kreuzberg.
Come sappiamo, nel 1963 l’Orchestra Filarmonica si trasferì nel nuovo emozionante edificio, non lontano da qui. La Philarmonie am Kulturforum, mirabilmente progettata dall’architetto Hans Scharoun (1893-1972).
E la musica continua… Maestro! Viva… Tchüss.
L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura
Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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