Fort Hahneberg: la fortezza senza battaglie
Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)
Fort Hahneberg – Alla fine della guerra disastrosa tra Francia e Germania degli anni 1870 – 1873, Parigi sconfitta si ritrovò a dover pagare la somma faraonica di cinque miliardi di Franchi più interessi (trecento milioni) per i danni di guerra. La somma venne utilizzata dall’imperatore prussiano e dal primo Cancelliere Otto von Bismarck per una serie di progetti per la ricostruzione, il saldo dei debiti di guerra, riarmo di esercito e marina, fondo e pensione per gli invalidi, costruzione di nuovi edifici governativi, ferrovie e per l’ammodernamento dei forti e dei bastioni di difesa che si erano rivelati fondamentali per le sorti del conflitto.
Questioni di strategia militare
Un progetto fondamentale era la difesa dell’industria bellica attiva a Spandau, a pochi chilometri da Berlino (verrà integrata alla città solo nel 1920) dove la cittadella, con i suoi bastioni e batterie di cannoni, venne considerata insufficiente e al tempo stesso troppo importante per rischiare qui una sconfitta. I cannoni raggiungevano ormai una gittata di cinque chilometri, difendere le mura dagli spalti era diventata una strategia obsoleta e così, dietro il consiglio di strateghi ed esperti militari, 216 milioni di marchi vennero stanziati per la costruzione di nuove fortezze capaci di opporre una valida resistenza in caso di un nuovo attacco.
Leggi anche:
Schloss Ribbeck: una storia di famiglia, di pere e di libertà
L’idea era affascinante: costruire quattro nuove fortezze nel raggio di cinque chilometri attorno alla cittadella, così da poterla difendere prima che il nemico arrivasse alla distanza necessaria per i tiri di artiglieria. Fra una fortezza e l’altra erano previste gallerie, piattaforme, trincee che in caso di guerra sarebbero state facilmente attivate così da creare una vera e propria cintura ininterrotta attorno ad un centro strategicamente così importante.
La nascita di Fort Hahneberg
La collina di Hahneberg con i suoi 66 metri d’altezza sulla pianura circostante sembrava ideale per assolvere alla prima parte del progetto. I lavori iniziarono nel 1882 con l’abbassamento della collina di una decina di metri, la costruzione del forte interamente in mattoni e la ricopertura dello stesso con il materiale asportato in precedenza. In questo modo si ottennero due importanti risultati: i dieci metri di sabbia sul tetto avrebbero assorbito le cannonate senza subire danni; una volta ricoperto dalla sabbia, piantumato e ricoperto di verde, il forte sarebbe risultato invisibile alle truppe nemiche.
La costruzione di mura e spalti durò quattro anni ai quali se ne aggiunsero altri due per completare la dotazione di armamenti, suppellettili, impianti. Nel forte potevano così trovare alloggio circa quattrocento soldati; nei sotterranei ampi spazi protetti erano adibiti a deposito per le polveri, cannoni, cavalli, cucine, magazzini, officine. Una sofisticata architettura permetteva l’areazione di tutti gli ambienti, tanto che ancora oggi, a distanza di tempo, tutti i locali sotterranei sono rimasti asciutti.
Cunicoli, aperture nel soffitto, carrucole in parte azionate dai cavalli, permettevano il rapido spostamento di cannoni e munizioni dai depositi agli spalti; non poteva mancare un ponte levatoio, ancora funzionante. Eppure, Fort Hahneberg non venne mai utilizzato allo scopo per cui era stato costruito. Prima che i lavori fossero completamente ultimati, l’artiglieria aveva fatto progressi e le granate esplosive avevano sostituito i proiettili a palla al punto da rendere obsolete le classiche difese in mura di mattoni: le tre fortezze che avrebbero dovuto completare la difesa di Spandau non vennero più costruite.
Tutti gli usi, tranne uno
Negli anni successivi Fort Hahneberg venne utilizzato come caserma-scuola della fanteria, carcere militare, sede per un club di volo a vela. Durante il periodo nazista la scuola di fanteria venne ampliata con delle baracche nei cortili. Senza aver subito danni, passò nelle mani sovietiche che però minarono i fossati e le trincee per renderlo inutilizzabile agli scopi militari, permettendo inoltre agli abitanti della zona di smantellare le mura per ricavarne materiale da costruzione.
Finito sulla zona di confine fra Berlino ovest e il Brandeburgo, rimase per lungo tempo inutilizzato e destinato al degrado. Con la caduta del muro però, un gruppo di volontari si mise all’opera per sgomberare il forte dalle tonnellate di detriti e renderlo, almeno in parte, accessibile. È possibile visitare il forte tramite visite guidate di carattere storico o naturalistico, dal momento che qui si è sviluppata una flora e una fauna, compresa una colonia di pipistrelli, dagli aspetti per certi versi unici. Per gli orari di apertura e delle visite guidate, consultare il sito del forte.
Come arrivare a Fort Hahneberg: Bus M49; M37; X49: Hahneberg.
In automobile: Digitare sul navigatore: Gärtnereiring 67, 13593 Berlin. Parcheggio REWE e nelle strade adiacenti. Dieci minuti a piedi per salire la collina. Buona passeggiata.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!