Disordini a Lipsia dopo la sentenza contro Lina E. Scontri fra manifestanti e polizia
Quello che inizialmente sembrava un raduno pacifico è degenerato in una situazione di caos e violenza, con scontri fra polizia e manifestanti di varie frange della sinistra tedesca. Sabato, a Lipsia, si è tenuta una grande manifestazione di protesta in seguito alla sentenza contro Lina E., la studentessa condannata in relazione ad attacchi violenti contro neonazisti veri o presunti. La manifestazione, che era stata identificata come “giorno X” dai partecipanti, era stata vietata. Ciononostante, un grande raduno inizialmente pacifico si è creato nella città sassone, per poi trascendere in una serie di scontri violenti con le forze dell’ordine. Gli agenti riferiscono di essere stati bersagliati con petardi, pietre, bottiglie e un ordigno incendiario. La situazione si è rapidamente deteriorata e la polizia è intervenuta per sedare i disordini, arrestando anche alcuni manifestanti.
Secondo quanto riferito dalla polizia, circa 1500 persone hanno partecipato alla manifestazione di sabato pomeriggio e si stima che circa un terzo abbiano adottato comportamenti violenti. Non sono stati forniti dettagli precisi sul numero di agenti feriti.
Gli scontri sono durati fino alle prime ore del mattino di domenica e la polizia ha diffuso numerosi inviti ai manifestanti pacifici a prendere le distanze da chi commetteva atti violenti e ad allontanarsi dalle aree interessate.
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Die Linke sugli scontri a Lipsia: “La polizia ha peggiorato la situazione”
In seguito agli scontri, Die Linke ha criticato l’operato della polizia. Marco Böhme, segretario parlamentare del partito al parlamento sassone, ha sostenuto che il divieto di manifestare abbia esacerbato gli animi. Anche la deputata Kerstin Köditz e il circolo “Dresden Nazifrei” hanno criticato l’azione delle forze dell’ordine.
I disordini, in realtà, erano già iniziati la sera precedente, ovvero venerdì, nel quartiere di Connewitz, dove uomini incappucciati avevano attaccato agenti di polizia, lanciando pietre e petardi. Barricate improvvisate, costituite da bidoni della spazzatura e barriere prese sa cantieri edili, sono state incendiate in diverse strade della zona. Le forze dell’ordine hanno reagito utilizzando gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per spegnere le barricate e hanno riportato di aver subito attacchi e lanci di oggetti anche dai tetti delle case.
Cinque uomini fra i 25 e i 32 anni sono stati arrestati durante gli scontri e sono stati portati davanti al magistrato del tribunale distrettuale di Lipsia già nella giornata di sabato, secondo la polizia. Secondo quanto riportato dal settimanale Spiegel, per tutti e cinque i sospetti sarebbe stata disposta la carcerazione preventiva.
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