Dirigente calcistico tedesco sospeso per due anni per accuse di antisemitismo

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Due anni di sospensione dalla carica e una multa di 1.000 euro per dichiarazioni ritenute  antisemite dal tribunale sportivo dell’Associazione calcistica di Berlino (BFV): questo è il provvedimento preso contro Ergün Cakir, vicepresidente del club di Oberliga CFC Hertha 06 (del distretto berlinese di Charlottenburg). Cakir, dunque, sarà estromesso fino al 31 maggio 2025 e in questo periodo non potrà assistere alle partite del suo club, né in trasferta né in casa. Insomma, è fuori dai giochi. Ancora una volta, inoltre, in Germania si torna a parlare di antisemitismo nel calcio, un tema spinoso e dalle mille implicazioni interne.

Accuse di antisemitismo: sospeso per due anni dirigente calcistico

Il motivo di questa sanzione sono le parole pronunciate dal dirigente, a gennaio del 2023, in un reportage di Sport Inside (WDR) e Sportschau intitolato “Odio per gli ebrei sui campi sportivi tedeschi” (Judenhass auf Deutschlands Sportplätzen).

Nell’ambito di questa intervista, Cakir aveva commentato il comportamento di due giocatori del suo club, tra cui suo figlio, che erano stati sospesi per due anni in seguito a pesanti accuse di antisemitismo per episodi accaduti il 13 novembre del 2022, durante una partita di A-Junior-Bezirksliga contro il TuS Makkabi Berlin. La partita era degenerata a pochi minuti dal calcio di inizio. In seguito, era arrivata il provvedimento punitivo per i due giocatori, oltre a una multa di 1500 euro e a tre punti in meno per il club.


saluto hitleriano

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Nell’intervista a Sport Inside e in riferimento all’episodio, Cakir aveva detto, tra le altre cose: “Mio figlio odierà gli ebrei per tutta la vita“. Aveva anche detto: “Se vuoi parlare con qualcuno, non c’è nessuno con cui puoi sederti e farlo, loro dicono fin dall’inizio: ‘Siamo ebrei, abbiamo ragione, possiamo fare tutto quello che vogliamo‘”. A causa di queste dichiarazioni, l’Associazione calcistica di Berlino aveva avviato il procedimento sportivo che si è appena concluso con la sospensione del dirigente.

Il presidente della BFV, Bernd Schultz, ha dichiarato che “la sentenza deve essere vista come un chiaro segnale che l’antisemitismo non sarà tollerato nell’Associazione calcistica di Berlino e avrà chiare conseguenze”. Lo riportano diverse testate, tra cui la Berliner Zeitung. Cakir e il club hanno ora due settimane di tempo per appellarsi al verdetto sportito. Cosa che, in base a quanto riportato da parte della stampa, inclusa l’emittente pubblica rbb24, il dirigente avrebbe intenzione di fare.

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