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Berlino, party e schiamazzi su fiumi e laghi: interviene la polizia fluviale

Con la bella stagione, Berlino fiorisce e con l’estate esplode. Oltre alle feste e ai barbecue ospitati sui prati dei principali parchi cittadini, tuttavia, c’è un’altra consuetudine: le feste, gli schiamazzi e le corse in motoscafo o in moto d’acqua, che si tengono su fiumi e laghi della capitale tedesca.

Il fenomeno, tuttavia, sarebbe in aumento e le autorità cittadine hanno espresso una certa preoccupazione relativa a eventuali degenerazioni.

Party su fiumi e laghi di Berlino:

I fatti lamentati si verificherebbero soprattuto la sera e nel fine settimana. A ovest, sul Wannsee e sull’Havel, sussisterebbe soprattutto il problema dei motoscafi troppo rumorosi o troppo veloci, mentre sulla Sprea, tra Friedrichshain-Kreuzberg e Köpenick, il fenomeno più diffuso sarebbe quello delle grandi “imbarcazioni da party”, vale a dire zattere o gommoni a noleggio su cui si balla e si fa festa con musica ad alto volume, ma anche il pericolo rappresentato dalle evoluzioni di numerosi pattini e canoe, in costante rischio di collisione.

“Le acque di Berlino si stanno trasformando sempre più in aree per feste ed eventi” ha dichiarato lunedì, alla Commissione Interni, il capo della polizia di Berlino, Barbara Slowik, mentre il capo della polizia fluviale, René Behrendt, ha parlato di “numerosi” reclami ricevuti. Moltissime sono, a Berlino, le declinazioni del divertimento acquatico e diverse corrono il rischio di degenerare in illecito: party sulla riva o sulle succitate imbarcazioni a noleggio, che spesso superano i limiti del rumore consentito, e motoscafi e moto d’acqua che sfrecciano sull’acqua pericolosamente, rischiando di scontrarsi contro altre imbarcazioni.

Behrendt ha inoltre confermato che la polizia fluviale entrerà in servizio, con due moto d’acqua, in agosto o settembre. In media, a Berlino devono essere monitorati 200 chilometri di corsi d’acqua e dell’unità preposta a questo specifico controllo fanno parte circa 170 agenti di polizia. Un “downgrade”, rispetto ai 230 agenti mobilitati in precedenza.

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