Turchi in Germania festeggiano vittoria Erdogan. Critico Cem Ödzemir, che parla di fondamentalismo

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e sua moglie Emine. Istanbul, Turchia, 28 Maggio 2023. Photo credits: EPA-EFE/TOLGA BOZOGLU

Le elezioni in Turchia si sono concluse con la vittoria al ballottaggio di Recep Tayyip Erdogan e l’esito di questo testa a testa ha inevitabilmente avuto un forte impatto anche sui turchi in Germania, che sono circa tre milioni. La presenza di così tante persone di origine turca sul suolo tedesco si lega a un fenomeno migratorio verificatosi negli anni settanta, in virtù di specifici accordi di lavoro Ankara-Berlino. Di questi tre milioni, circa 1.5 hanno mantenuto la cittadinanza turca e quindi anche la capacità di votare, ma come si sono espressi, in queste ultime elezioni?

Elezioni in Turchia, vince Erdogan: i turchi in Germania esultano

Al primo turno, in Germania, Erdogan ha ricevuto il 65,5% dei voti dei turchi in Germania aventi diritto (nel 2018, la percentuale era stata del 64,8%, quindi la popolarità del presidente è aumentata). Al ballottaggio, a cui ha partecipato circa la metà degli elettori aventi diritto, con circa il 95% delle urne scrutinate in Germania, Erdogan ha ricevuto il 67,4% dei voti. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu.

I festeggiamenti per la rielezione di Erdogan sono andati avanti nella serata di domenica, in tutta la Germania. Per ore, in varie città tedesche, ci sono stati cortei, sfilate di auto con bandiere, slogan e colpi di clacson. Secondo la polizia, le celebrazioni sono rimaste per lo più pacifiche, ma il Tagesschau riporta che a Mannheim ci sarebbero stati degli scontri, con lancio di oggetti contro la polizia e frizioni tra partecipanti al corteo e passanti. Nessuno, tuttavia, sarebbe rimasto ferito. Segnalate anche centinaia di auto e persone a piedi coinvolte nei festeggiamenti a Duisburg, nonché lunghe file di auto che suonavano il clacson davanti al consolato turco di Amburgo, mentre 1000 sostenitori di Erdogan sventolavano bandiere sul prato antistante. Altri festeggiamenti avrebbero avuto luogo anche a Berlino, Monaco, Francoforte ed Essen.


ambasciatore tedesco in turchia

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Cem Ödzemir critico verso i festeggiamenti sul suolo tedesco: “Una testimonianza del nostro fallimento”

Rispetto a questo, alcuni politici tedeschi, soprattutto quelli di origine turca, si sono sbilanciati in una direzione critica. “Mi interessa sapere cosa sta succedendo in Germania, dove i sostenitori di Erdoğan festeggiano senza dover rispondere delle conseguenze del loro voto” ha scritto ad esempio su Twitter il ministro federale dell’agricoltura Cem Özdemir (Verdi), sottolineando come in Turchia, invece, molte persone si trovino ad affrontare povertà e mancanza di libertà. “Sono giustamente arrabbiati. Di questo si dovrà parlare!” ha concluso il ministro, che è di origine turca, ma per sua stessa ammissione non ha un passaporto turco.

Ödzemir ha dichiarato che nei festeggiamenti che hanno avuto luogo in Germania non vede celebrazioni innocue di sostenitori di “un politico un po’ autoritario”, ma “il rifiuto della nostra democrazia pluralista e una testimonianza del nostro fallimento presso di loro” e ha quindi aggiunto che “sorvolare non è più possibile. Ha detto anche di essere dispiaciuto per i molti, soprattutto giovani e istruiti, che “in Turchia stanno perdendo ogni speranza” e ha chiuso con una domanda: “Siamo pronti ad affrontare l’ultranazionalismo e il fondamentalismo che ora vengono diffusi ancora più fortemente, in questo Paese, dai nuovi imam di Ankara?”.

Le ragioni della popolarità di Erdogan tra i turchi in Germania

Gökay Sofuoglu, presidente della Comunità turca in Germania, ha parlato di una campagna elettorale “molto emotiva da entrambe le parti” e sostiene che sia importante analizzare le ragioni del perché le persone di origine turca, in Germania, abbiamo spesso supportato Erdogan.

Per Yunus Ulusoy, del Centro di studi turchi di Essen, le ragioni della popolarità di Erdogan tra i turchi che vivono in Germania sono molteplici. In parte si legano alle radici della migrazione, che negli anni settanta ha riguardato soprattutto persone provenienti dal cuore dell’Anatolia e quindi da uno stile di vita conservatore e religioso, in seguito trasmesso alle generazioni successive.

Il Ministro dell’agricoltura tedesco Cem Özdemir (Verdi) Bündnis 90/Die Grünen Bundestagsfraktion, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

C’è poi, sostiene sempre Ulusoy, un atteggiamento “quasi di sfida” da parte delle nuove generazioni, socializzate in Germania. I più giovani avrebbero infatti l’impressione che l’essere turco o musulmano non abbia alcun valore, sul suolo tedesco. “E poi arriva un presidente che dà loro la sensazione di riconoscere questo valore, sottolinea la loro appartenenza alla Turchia e, ultima cosa, ma non meno importante, fa appello alle loro emozioni, ai loro cuori” ribadisce Ulusoy. In pratica Erdogan nutrirebbe di orgoglio identitario una seconda generazione di tedeschi di origine turca, che non si sono mai sentiti davvero apprezzati e inclusi. Ci sarebbe poi la questione dei media turchi, in gran parte emanazione del governo, che sarebbero molto presenti in Germania, influenzando la formazione e l’orientamento delle famiglie.

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