Niente ufficio: il tribunale dà torto a Schröder. Ha pesato l’amicizia con Putin?
Il tribunale regionale di Berlino si è espresso a sfavore dell’esponente dell’SPD ed ex cancelliere Gerhard Schröder, che si era opposto alla soppressione del suo ufficio e del suo staff, decisa a maggio dalla commissione bilancio del Bundestag.
Il tribunale ha deciso: Schröder non ha diritto a mantenere il suo ufficio
È consuetudine consolidata, dai tempi di Konrad Adenauer, che gli ex cancellieri mantengano un ufficio a spese dei contribuenti, con tanto di personale. L’ex Cancelliera Angela Merkel, ad esempio, da quando ha lasciato il suo incarico ha un ufficio in cui lavorano nove persone, alcune delle quali altamente retribuite.
Nel maggio del 2022, tuttavia, questa consuetudine è stata interrotta proprio con Schröder, un caso senza precedenti nella storia della Repubblica Federale Tedesca e una decisione contro cui l’ex cancelliere aveva fatto ricorso.
Sulla questione può aver influito la vicinanza tra Schröder e Putin?
Si pensa che nella revoca di alcuni dei diritti speciali di Schröder e nella chiusura del suo ufficio possano aver pesato la vicinanza a Putin dell’ex cancelliere e il suo ruolo di spicco all’interno delle energetiche russe, anche se questi fattori non erano stati ufficialmente menzionati nella richiesta di revoca dei suoi diritti speciali.
Il motivo addotto nel momento della soppressione dell’ufficio di Schröder a maggio, invece, era il rilievo che l’ex Cancelliere non stesse più adempiendo ad alcun obbligo legato alla sua precedente attività. Gli avvocati di Schröder contestano però questo punto, sostenendo che tali obblighi non sarebbero stati necessariamente specificati, né sarebbe stato chiarito il criterio in base a cui determinare il loro adempimento.
Un ambito non regolamentato e quindi nessun diritto
Di fatto, gli uffici e il personale degli ex cancellieri non sono regolamentati dalla legge e questo fa sì che sia il parlamentom e nello specifico la commissione per il bilancio del Bundestag, a decidere in merito ai relativi fondi.
“È vero che da più di 50 anni esiste una prassi uniforme e permanente, secondo la quale gli ex cancellieri federali ricevono un ufficio con personale” ha spiegato la presidente della Corte, Erna Viktoria Xalter, che ha tuttavia aggiunto come questo non generi tecnicamente alcun diritto. In poche parole, in base a questa prima pronuncia, Schröder non ha alcun titolo per opporsi a quello che è stata considerato un esercizio di sovranità di bilancio, da parte del parlamento tedesco.
In ogni caso non sono stati toccati né la pensione, né la protezione personale dell’ex cancelliere 79enne, che non era presente all’udienza, perché fuori città.
La sentenza non è ancora giuridicamente vincolante, perché Schröder potrebbe ancora appellarsi presso il Tribunale amministrativo superiore di Berlino-Brandeburgo. Al momento l’esponente dell’SPD non ha voluto commentare il verdetto, così come non hanno rilasciato commenti i rappresentanti della Cancelleria federale, citati in giudizio perché l’ufficio dell’ex cancelliere e il relativo personale dipendevano proprio dalla cancelleria.
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