Lunedì, alle 6.15 del mattino, è atterrato a Berlino il primo aereo militare della Bundeswehr che trasportava sfollati tedeschi dal Sudan.
Come annunciato dal ministero degli esteri su Twitter, ad atterrare sono state 101 persone, accompagnate dalle loro famiglie e da membri di altri Stati partner. Il ministero ha inoltre annunciato ulteriori voli di evacuazione, fino a quando la situazione della sicurezza lo consentirà.
Um 6:15 Uhr sind 101 Deutsche, ihre Familien&Angehörige weiterer Partnerstaaten mit einem A321 von @Team_Luftwaffe in Berlin gelandet. Sie wurden gestern zunächst aus #Sudan nach Jordanien ausgeflogen. Weitere Evakuierungsflüge sind geplant, solange die Sicherheitslage es zulässt pic.twitter.com/gqR0HxNNkh
— Auswärtiges Amt (@AuswaertigesAmt) April 24, 2023
Atterrati i primi tedeschi evacuati dal Sudan
Le operazioni di evacuazione, pianificate da giorni, sono iniziate domenica. Tre Airbus A400M delle forze armate tedesche sono volati in Sudan, per raccogliere le persone da portare fuori dal Sudan. Parliamo di una “lista di crisi” in cui sarebbero stati registrati più di 300 tedeschi, più cittadini di Paesi partner bisognosi di aiuto. I militari coinvolti, uomini e donne, sono più di 1000.
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Il decollo dal Sudan dell’aereo atterrato lunedì era stato annunciato domenica sera. A seguire, l’annuncio del decollo di un secondo aereo, con 113 evacuati, e di un terzo, con un numero simile di passeggeri. Non è ancora certo, al momento, che siano stati portati fuori dal Paese tutti i tedeschi registrati nella lista di crisi.
Cosa ha reso urgente l’evacuazione dal Paese
A generare lo stato di emergenza, è stato il precipitare della situazione in Sudan, dove, da più di una settimana, si stanno scontrando i due generali che si contendono il potere dal colpo di stato del 2021: Abdel Fattah al-Burhan, leader de facto del Paese e capo delle forze armate, e il suo vice Mohammed Hamdan Daglo, detto “Hemetti”, leader del gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF).
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