Musei e monumenti della Resistenza Tedesca che puoi visitare a Berlino

Hnapel, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Quando si parla di Resistenza al nazismo e al fascismo, si pensa spesso all’Italia, ma anche ad altri Paesi europei, come la Polonia, per i quali la minaccia nazista si manifestava nella forma di un’occupazione straniera. La Resistenza, in tal senso, assume connotati che hanno molto a che fare con l’identità nazionale. Meno spesso si parla invece della Resistenza tedesca, che combatteva il regime nazista dall’interno dei confini nazionali e che arrivò a coinvolgere ampie fasce della società civile, con gruppi che operavano in segreto e con enormi rischi per i propri membri, sotto il giogo di uno dei regimi totalitari più brutali che la storia ricordi. A Berlino ci sono alcune istituzioni e monumenti il cui scopo è proprio ricordare la Resistenza tedesca e commemorarne gli eroi.

Memoriale della Resistenza tedesca

Il Centro Memoriale della Resistenza tedesca, in Stauffenbergstraße, ospita una mostra permanente dedicata agli oppositori interni del regime, con foto e documenti d’epoca che raccontano le storie di combattenti dei quali si sente parlare troppo poco nelle rievocazioni storiche, come Claus Schenk Graf von Stauffenberg e Georg Elser. Oltre agli eventi più eclatanti, come il tentativo di colpo di Stato del 20 luglio 1944, con il celebre attentato nel quale Hitler rimase solo lievemente ferito, viene descritta anche la resistenza quotidiana della popolazione, dei giovani, dei cristiani o dei membri del movimento operaio.

C. Seiberl (Minimal), CC BY-SA 3.0 <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>, via Wikimedia Commons

Il memoriale si trova nel cosiddetto Bendlerblock, l’edificio nel quale Graf von Stauffenberg e tre dei suoi compagni furono fucilati dopo l’attentato del 20 luglio 44. Stauffenberg era Capo di Stato Maggiore dell’Ufficio Generale dell’Esercito e divenne la figura più importante della resistenza militare interna contro Hitler. Il Bendlerblock ospita oggi anche la sede berlinese del Ministero della Difesa tedesco. Nel cortile interno, proprio sul luogo dell’esecuzione, si trova il monumento ai caduti della resistenza, realizzato dallo scultore Richard Scheib.

Il Museo Blindenwerkstatt Otto Weidt

Blindenwerkstatt significa “laboratorio per ciechi”. Qui il piccolo imprenditore Otto Weidt, che produceva scope e spazzole, impiegò principalmente ebrei ciechi e sordi durante la Seconda Guerra Mondiale, impegnandosi a proteggerli dalla deportazione. Man mano che le condizioni di vita per gli ebrei tedeschi si facevano sempre più insostenibili e lo spettro dell’internamento nei lager sempre più presente, Weidt si adoperò per trovare nascondigli per alcuni dei propri dipendenti. Uno di questi si trovava nelle stanze dell’edificio che oggi ospita il museo.

Otto Weidt resistenza tedesca
Hanay, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

La mostra permanente del Museo Blindenwerkstatt Otto Weidt riapre all’inizio di maggio del 2023, dopo un rinnovo completo, durante il quale è stata sostituita da una mostra temporanea e da un programma di visite guidate all’esterno del laboratorio.


sophie scholl

Leggi anche:
Sophie Scholl, ghigliottinata dai nazisti a 21 anni. La resistenza della Rosa Bianca

 


Gli eroi silenziosi della Resistenza – mostra permanente

La Resistenza Tedesca si è esplicata spesso nell’aiuto clandestino agli ebrei perseguitati. La storia di Oskar Schindler è stata resa famosa dal film di Steven Spielberg, ma sono stati numerosi i tedeschi che si sono adoperati per nascondere le famiglie perseguitate o aiutarle a lasciare il Paese. I nomi di alcuni di loro sono noti e fanno parte di una mostra dedicata proprio agli “eroi silenziosi” e alle reti di supporto che si rendevano necessarie per salvare le vittime della persecuzione nazista.

Questa mostra permanente parla tanto dei tentativi di salvataggio che andarono a buon fine quanto di quelli che fallirono. Si tratta di storie che spesso non hanno l’aura mitologica che il cinema ha associato a questi eventi, ma che hanno significato la differenza fra la vita e la morte. Sono storie come quella di Luise Nickel, una vedova berlinese che a più riprese accolse in casa propria, segretamente, prima una donna ebrea con i suoi figli e poi una coppia di ebrei in fuga, allevando nel proprio cortile polli e conigli per poter sfamare i propri ospiti senza dare nell’occhio.

O quella di Gerhard e Wally Hagemann, una coppia cattolica di Havelberg, a 100 chilometri a nord-ovest di Berlino. Wally era una tabaccaia, Gerhard un contabile. Dopo aver nascosto la famiglia del conoscente ebreo Jacob Kahane, Gerhard riuscì ad aiutarlo a farsi passare per un “ariano” vittima dei bombardamenti alleati, facendogli assegnare documenti “ariani”, tessere annonarie e un appartamento sostitutivo vicino a casa degli Hagemann. Nel 1994, Gerhard e Wally Hagemann sono stati riconosciuti come “Giusti tra le Nazioni” dal memoriale israeliano Yad Vashem.

Per informazioni e per visitare questi luoghi della memoria, vi consigliamo di verificare indirizzi e orari di apertura sui siti ufficiali:

Memoriale della Resistenza

Museo Blindenwerkstatt Otto Weidt

Mostra permanente degli Eroi silenziosi

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!