La vecchia stazione della S-Bahn dell’aeroporto di Berlino Schönefeld è stata classificata come edificio protetto in base a un rapporto dell’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti del Brandeburgo. Secondo il documento, la stazione è un’importante testimonianza della storia della DDR, della storia delle ferrovie e della divisione tedesca. Per questo ora sarà protetta con uno status pari a quello dei monumenti memoriali.
Quando Schönefeld era la porta del mondo
Sia la stazione che l’aeroporto giocavano un ruolo fondamentale per la DDR. Berlino Est, infatti, era collegata al traffico aereo internazionale solo attraverso l’aeroporto di Schönefeld. Per i residenti di Berlino Ovest, Schönefeld era invece una via economica per andare a passare le vacanze estive in Bulgaria. Questa collocazione particolare ha conferito all’aeroporto e alla stazione ferroviaria uno status unico. Nonostante questo, l’edificio dell’aeroporto non è stato considerato adatto a divenire un edificio protetto, poiché gli eccessivi rimaneggiamenti e cambiamenti subiti nel corso degli anni ne hanno allontanato eccessivamente la struttura dalla conformazione originale, facendo sì che gli edifici perdessero di importanza storica. Questo vuol dire che non sarà possibile opporsi a un’eventuale demolizione sulla base di considerazioni di carattere storico e culturale.
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Diverso è il discorso per quanto riguarda la stazione. La trasformazione da stazione di frontiera e di controllo della DDR a normale stazione di transito è avvenuta tra il 1978 e il 1984, con la costruzione del nuovo ingresso, delle piattaforme ampliate e di un tunnel pedonale largo 12 metri per agevolare il traffico dei passeggeri in occasione di grandi eventi.
L’edificio è caratterizzato da elaborate decorazioni a mosaico di diversi colori. Un piccolo gioiello architettonico al suo interno è la pensilina del binario 4, con le caratteristiche finestre a sporgenza conica con cornici metalliche anodizzate rosse e di color ottone. Anche questi elementi dell’architettura, che non sono stati eliminati nel corso degli anni, hanno contribuito a far rientrare la stazione fra gli edifici che l’istituzione brandeburghese ha deciso di proteggere.
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