“From Senegal to Europe and Back”: il 17 aprile a Berlino, un evento per riflettere
Lunedì 17 aprile, alle ore 18.00, si terrà presso Refugio Berlin (Lenaustraße 3-4, 12047) un interessante evento intitolato “From Senegal to Europe and Back – Between Migration, Deportation and Externalization Practices”.
Dal Senegal all’Europa e ritorno: un evento per riflettere
Sulla base di brevi presentazioni e di filmati selezionati, attraverso la voce dell’attivista gambiano Muhammed Lamin Jadama, le narrazioni del pescatore senegalese Moustapha Diouf e la testimonianza dell’attivista italiano Maurizio Tritto, l’evento intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni che generano la migrazione illegalizzata senegalese e sui meccanismi che la producono e la riproducono in un ciclo senza fine.
Le politiche economiche mondiali e le migrazioni illegali sono caratterizzate da contraddizioni e relazioni di potere. Da un lato vi sono i processi di espropriazione delle terre e il dilagare delle esportazioni e delle importazioni europee da e verso gli Stati africani che promuovono la migrazione illegalizzata. Dall’altro, vi sono i migranti che raggiungono l’Europa diventando oggetto di pratiche di deportazione e di politiche europee di esternalizzazione.
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L’evento si sviluppa in tre momenti chiave
L’evento affronta tre momenti cruciali legati alla migrazione irregolare: l’impatto dei processi storici di espropriazione delle terre e del saccheggio delle acque senegalesi sulla vita economica dei pescatori, che si conclude con il loro dislocamento in Europa, le pratiche obsolete nei centri di deportazione europei nei loro confronti e infine l’impatto delle politiche di esternalizzazione europee, mascherate da progetti di sviluppo per i deportati e i potenziali migranti, sulla loro struttura economica e destinati a produrre ulteriori meccanismi di esclusione.
L’evento sarà in lingua inglese e qui potete trovare ulteriori informazioni.
Organizzatrici
Elettra Griesi è attivista e ricercatrice nel campo dell’antropologia dello spazio e del luogo. Lavora presso l’istituto di ricerca dell’Università Tecnica (TU) di Berlino “Re-Figurazione dello Spazio”, è portavoce all’Istituto di Protesta e di Movimenti Sociali dell’Università Tecnica (TU) di Berlino e svolge il suo dottorato presso l’Università Libera (FU) di Berlino. La sua ricerca e il suo attivismo vertono sul tema delle ineguaglianze sociali e spaziali che interessano i migranti.
Fazila Bhimji è un’ttivista e una studiosa e ricercatrice indipendente residente a Berlino. È stata, tra l’altro, docente senior presso la School of Humanities and Social Sciences della University of Central Lancashire, nel Regno Unito. Si interessa di attivismo e ricerca sui migranti e sulla giustizia climatica. Fa parte del collettivo Critical Pakistan.
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