Cerca casa a Berlino e le chiedono il test di gravidanza: truffa o abuso?

casa a Berlino

Cercare casa a Berlino, si sa, può essere un’odissea. Il mercato immobiliare è in crisi, i prezzi salgono, l’offerta non è adeguata alla domanda. Anche le cosiddette “Besichtigungen”, ovvero le visite agli appartamenti in affitto, durante le quali decine – a volte anche centinaia – di persone si mettono in fila per poter vedere l’abitazione desiderata e poi lasciano al responsabile dell’agenzia o direttamente al proprietario i documenti richiesti, per poi incrociare le dita e sperare di essere i prescelti fra una folla di potenziali affittuari. Una delle richieste più assurde, però, è quella ricevuta da una giovane donna che ha risposto a un annuncio sul popolare portale WG-Gesucht.

La storia è stata riportata inizialmente dal portale T-Online, che ha intervistato la donna, e poi ripresa anche dalla Berliner Zeitung.

La ragazza si sarebbe trovata a cercare casa a Berlino, in vista di un nuovo impiego che inizierà in estate, e avrebbe ricevuto una richiesta particolarmente sconcertante da parte della proprietaria di un appartamento a cui era interessata. Dopo aver risposto all’annuncio per organizzare un appuntamento e poter vedere l’appartamento, la richiedente avrebbe ricevuto un’e-mail in cui la padrona di casa richiedeva la dimostrazione che nessun bambino si sarebbe trasferito con lei. Inoltre, la proprietaria avrebbe preteso anche un test di gravidanza negativo, da effettuarsi presso un medico incaricato dalla padrona di casa, e la prova che la potenziale affittuaria non aveva figli.


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A questo punto, sempre via email, la donna avrebbe risposto che tali richieste erano illegittime e contrarie ai diritti degli inquilini e alla costituzione e la proprietaria avrebbe controbattuto che, in quanto proprietaria privata, poteva concedere l’appartamento alle condizioni che preferiva e che, se la ragazza lo desiderava, era certamente suo diritto far valere le proprie ragioni in sede legale. Contemporaneamente, le sarebbe stato negato l’affitto dell’appartamento per aver accusato ingiustamente la proprietaria e per essersi comportata con lei in modo inappropriato. Nel frattempo, l’annuncio e il profilo della padrona di casa sarebbero spariti dal portale.

Il parere dell’esperto: legittimo mentire se il padrone di casa fa richieste irragionevoli

La notizia, intanto, ha scatenato un animato dibattito su Twitter, sull’annoso tema dei diritti degli inquilini e di quali richieste dei locatori siano appropriate e quali invece illegittime. Si è espresso in materia, sempre su T-online, l’avvocato Christoph Albrecht, specializzato in diritto di locazione. Sebbene tecnicamente non sia vietato chiedere informazioni sulla gravidanza, ha spiegato Albrecht, gli inquilini possono e dovrebbero mentire in risposta a questa domanda, se ritengono che una certa risposta possa andare a loro danno.
Non ci sono comunque conseguenze in caso di false affermazioni a questo proposito, poiché non è un diritto del proprietario sapere se la persona che affitterà il suo appartamento è incinta o meno. Inoltre, i proprietari non possono impedire agli inquilini di trasferirsi con i bambini, poiché spostarsi con i propri figli fa parte del diritto d’uso dell’appartamento garantito dal contratto di locazione.

Tuttavia, alcuni utenti di Twitter hanno ipotizzato che la richiesta della padrona di casa possa essere stata un tentativo di frode con altri fini, citando casi simili che si sono verificati in passato..

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