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Anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia: il presidente Steinmeier chiede perdono

Mercoledì, in occasione dell’80° anniversario della Rivolta del Ghetto di Varsavia, il Presidente della Repubblica tedesco Frank-Walter Steinmeier ha partecipato a una commemorazione, nella quale ha chiesto perdono per i crimini commessi dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. La cerimonia commemorativa ha visto la partecipazione dei Capi di Stato di Polonia e Israele, Andrzej Duda e Isaac Herzog, e si è svolta davanti al monumento agli eroi del Ghetto di Varsavia. Steinmeier è stato il primo capo di Stato tedesco a tenere un discorso in occasione dell’anniversario della rivolta.

La Rivolta del Ghetto di Varsavia

Nel ghetto di Varsavia ha avuto luogo una delle più grandi e più note e importanti rivolte degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Circa 450.000 ebrei furono confinati nel ghetto, spesso stipati in spazi molto ridotti in condizioni disumane. Decine di migliaia di persone morirono per malnutrizione o malattie o furono uccise. Nel 1942, più di 240.000 abitanti furono deportati dal ghetto e uccisi. Il 19 aprile 1943, centinaia di combattenti ebrei si sollevarono contro gli occupanti tedeschi, i quali reagirono dando fuoco all’intero ghetto. Gli scontri durarono fino al 16 maggio e si conclusero con la distruzione della Grande Sinagoga di Varsavia. Pochissimi sopravvissero alla rivolta.

Il Memoriale del Ghetto è stato anche un luogo di riferimento per la riconciliazione tedesco-polacca del 1970. In quell’occasione, l’allora cancelliere Willy Brandt si si inginocchiò.


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Steinmeier: “La riconciliazione è un dono. Bisogna vigilare per non ripetere gli errori del passato”

Prima della commemorazione, Steinmeier ha incontrato i sopravvissuti all’Olocausto, ribadendo il suo impegno personale per mantenere viva la memoria dei crimini del passato e per rafforzare i legami tra Germania, Polonia e Israele. “Oggi sono davanti a voi e chiedo perdono per i crimini che i tedeschi hanno commesso qui” ha detto il Presidente nel suo discorso “I tedeschi hanno pianificato e realizzato meticolosamente il crimine umano della Shoah. I tedeschi hanno perseguitato, ridotto in schiavitù e ucciso gli ebrei europei e gli ebrei di Varsavia con una crudeltà e una disumanità inimmaginabili”. Nonostante questi crimini, ha concluso, molte persone in Polonia e in Israele hanno fatto ai tedeschi “il dono della riconciliazione, un dono che non potevamo e non dovevamo aspettarci”. Steinmeier ha parlato della riconciliazione come un “miracolo” che va preservato e condotto nel futuro.

Steinmeier ha anche sottolineato l’importanza di non dimenticare il passato e di non ripetere gli errori del passato. A questo proposito ha menzionato la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e ha ribadito il sostegno della Germania all’Ucraina insieme agli altri alleati. Ha affermato che le democrazie liberali sono forti quando agiscono insieme e unite. Ha dichiarato che la Germania è al fianco dell’Ucraina per fornire appoggio umanitario, politico e militare.

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