Tesla vuole espandere la Gigafactory vicino a Berlino: punta a un milione di auto l’anno

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Tesla Gigafactory, Grünheide, Brandeburgo. Michael Wolf, Penig, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

A un anno dall’inizio della produzione, Tesla ha presentato al Land Brandeburgo una richiesta per espandere ulteriormente i suoi impianti.

Il produttore statunitense di auto elettriche vorrebbe iniziare con alcune modifiche alla Gigafactory, lo stabilimento di Grünheide, vicino a Berlino. Seguiranno quindi ulteriori richieste, per la costruzione di nuove strutture. L’obiettivo di Musk è che la Gigafactory produca in futuro un milione di auto all’anno.


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Tesla vuole raddoppiare la produzione della Gigafactory

L’Ufficio per l’ambiente del Land Brandeburgo (LfU) ha confermato giovedì che, martedì pomeriggio, Tesla ha presentato una richiesta di espansione per “l’approvazione dell’espansione della capacità produttiva massima annuale a 1.000.000 di veicoli all’anno, in futuro, sul sito della fabbrica esistente”. L’Ufficio per l’ambiente ha chiarito che i nuovi impianti da costruire dovranno essere eretti “esclusivamente sul sito dello stabilimento esistente”.

In una prima fase di espansione, l’azienda aveva pianificato di produrre 500.000 auto elettriche all’anno, con un risparmio di circa 15 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica. L’obiettivo delle 500.000 auto all’anno, però, non è stato ancora pienamente raggiunto e l’azienda ha dichiarato di perseguire l’obiettivo di accelerare il più possibile la transizione verso un energia sostenibile, raddoppiando la posta in gioco. Ha garantito, inoltre, la massima trasparenza in ogni fase di questo processo.

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Elon Musk, CEO di Tesla. The Royal Society, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Gli ambientalisti, ancora una volta, si oppongono: troppo consumo idrico

Gli ambientalisti, però, continuano a essere fortemente critici verso lo stabilimento, ritenendo che la Tesla Gigafactory rappresenti un grosso problema per il territorio circostante, gravato dalla siccità e in più drenato dall’immane consumo idrico degli impianti di Musk. Dal canto suo, l’azienda sostiene che l’espansione sia sostenibile. Va detto che Tesla ha sempre respinto le preoccupazioni degli ambientalisti e Musk ha addirittura riso in faccia ai giornalisti che sollevavano la questione.

In rapporto a questa nuova ipotesi di espansione, Tesla dichiara di non voler utilizzare più acqua di quella calcolata per la prima fase precedentemente approvata (che vede l’azienda vincolata all’utilizzo di un quantitativo non superiore a 1,3 milioni di metri cubi di acqua all’anno), nonostante l’obiettivo di raddoppiare la produzione.

“Abbiamo ottimizzato i nostri processi di pianificazione e produzione in modo tale che le quantità di acqua dolce, precedentemente previste e concordate per contratto, siano sufficienti anche per questa espansione” ha spiegato Tesla, aggiungendo di aver ottenuto questo risultato “trattando e riutilizzando completamente le acque reflue generate durante la produzione”.

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Ralf Roletschek, CC BY-SA 1.0 FI <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/1.0/fi/deed.en>, via Wikimedia Commons

Come si pone, in tutto questo, il Land Brandeburgo?

Si è fatta notare, in tutto questo, quanto scritto a Tesla del ministro-presidente del Land, Dietmar Woidke (SPD). “Attendiamo l’espansione con grande trepidazione” ha infatti scritto Woidke, aggiungendo tuttavia che l’azienda dovrà affrontare due problemi ancora irrisolti: l’approvvigionamento idrico e la fornitura di elettricità per l’espansione.

“Permettetemi di assicurarvi che siamo molto impegnati e convinti a sostenere Tesla nel trovare una soluzione adeguata a entrambi i problemi prima dell’estate” ha continuato Woidke, definendo l’impegno del governo del Land nei confronti degli impianti di Musk “immutato e affidabile come in passato”. 

La lettera del ministro-presidente ha creato un certo imbarazzo nel governo. Il ministro dell’Economia Jörg Steinbach (SPD), ad esempio, mercoledì ha sottolineato, in commissione economia, di “non aver fatto una sola promessa a Tesla”, durante la sua visita alla sede di Austin dell’azienda, avvenuta la scorsa settimana.

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