Re Carlo III al Bundestag: parla dell’Ucraina, dei Kraftwerk e del clima

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Re Carlo III parla davanti al Bundestag a Berlino, 30 marzo 2023. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Giovedì, durante la sua visita di Stato in Germania, Re Carlo III è intervenuto davanti al Bundestag, alternando l’inglese al tedesco. Il discorso, durato poco meno di 25 minuti, è iniziato poco dopo le 12.00. Non era mai successo prima che un monarca parlasse davanti al parlamento tedesco.

Il sovrano e sua moglie Camilla sono stati accompagnati nell’aula plenaria dal Presidente federale Frank-Walter Steinmeier, dal Cancelliere Olaf Scholz (SPD), dai presidenti del Bundestag e del Bundesrat, Bärbel Bas e Peter Tschentscher (entrambi SPD), e dal presidente della Corte costituzionale federale, Stephan Harbarth. Erano presenti anche gli ex Presidenti federali Joachim Gauck e Christian Wulff.


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Il discorso di Carlo III davanti al Bundestag: “Onorato di essere qui”

La Presidente del Parlamento Bärbel Bas (SPD) ha dato ufficialmente il benvenuto al monarca, ricordando il contributo della Gran Bretagna alla liberazione dal nazionalsocialismo e sottolineando come il Regno Unito sia diventato, in seguito, “un amico e un sostenitore della riunificazione, per i tedeschi”. Bas ha quindi lasciato il podio a Re Carlo III, che ha guadagnato la postazione tra applausi scroscianti.

Foto di Stefano Comi

È un grande onore essere qui con voi oggi. Significa molto, per me e mia moglie” ha esordito il sovrano. Ha quindi parlato della cupola di vetro che ospita il Bundestag come di un simbolo della trasparenza del parlamento, nonché come parte di uno degli edifici che più rappresentano la storia del XX secolo. Incendiato nel celebre rogo del 1933, danneggiato nel 1945 e ricostruito dall’architetto britannico Norman Foster negli anni novanta, il palazzo del Reichstag è oggi il luogo perfetto in cui celebrare l’amicizia tra i due Paesi.

L’auto su cui ha viaggiato Carlo III durante la sua visita a Berlino. Foto di Ezio Cairoli

Carlo III ha quindi fatto riferimento a sua madre, la regina Elisabetta II, che dopo la seconda guerra mondiale si è spesa moltissimo, per fare in modo che Germania e Gran Bretagna si riconciliassero.

”Mia madre conosceva i numerosi rapporti che ci legano ai tedeschi. Forse è per questo che aveva un posto speciale nel loro cuore” ha commentato, ringraziando la Germania per la solidarietà ricevuta dopo la morte della sovrana e sottolineando come la Porta di Brandeburgo illuminata con i colori della Union Jack abbia confortato molto, sia lui che la sua famiglia, nel momento del lutto.

Regina Elisabetta
La Regina Elisabetta a Berlino in Pariser Platz, il 26 June del 2015. Photo credits: EPA/JOHN MACDOUGALL / POOL

Sul sostegno militare a Kiev, da parte della Germania: “Scelta coraggiosa, importante e benvenuta”

Riguardo alla situazione internazionale e in particolare alla guerra in Ucraina, tema che di sicuro ha fatto tendere più di un orecchio, il sovrano britannico ha fatto il suo unico riferimento apertamente politico. Ha infatti dichiarato che la guerra è tornata a minacciare non solo la pace, ma anche i valori democratici dell’Europa.

La nuova Regina Consorte d’Inghilterra, Camilla, davanti alla Porta di Brandeburgo, Berlino. Foto di Ezio Cairoli

“Innumerevoli vite sono state distrutte, la libertà e le persone sono state brutalmente calpestate” ha commentato Carlo III, aggiungendo che però “il mondo non è restato a guardare” e che “dalla nostra unità possiamo trarre coraggio, nella difesa dell’Ucraina”. Ha quindi ricordato che Germania e Regno Unito lavorano a stretto contatto, da un punto di vista militare, e ha lodato la decisione di Berlino di fornire un significativo sostegno militare all’Ucraina, definendola “una scelta estremamente coraggiosa, importante e benvenuta“.

Photo credits: Adam Schultz, Public domain, via Wikimedia Commons

Lo scambio culturale tra i due Paesi: da Shakespeare, ai Kraftwerk a “Dinner for one”

Parlando di temi più leggeri, Carlo III ha parlato delle numerose affinità tra Germania e Regno Unito. Facendo riferimento allo scambio culturale tra i due Paesi, ha citato il drammaturgo William Shakespeare, in onore del quale fu fondata a Weimar la prima Società Shakespeariana, il pittore William Turner, che con la Germania aveva una profonda connessione, George Friderich Handel, compositore tedesco naturalizzato inglese, ma anche band di culto come i Beatles e i Kraftwerk.

Carlo III d’Inghilterra e il Presidente della Repubblica Federale Frank-Walter Steinmeier. Foto di Ezio Cairoli

Ha poi menzionato due semplici parole, producendo una risata collettiva: Miss Sophie. Il riferimento è a “Dinner for one”, sketch britannico semisconosciuto nel Regno Unito, ma divenuto famosissimo in Germania, dove viene tradizionalmente trasmesso ogni Capodanno. La frase “Same procedure of every year”, pronunciata dalla protagonista novantenne, Miss Sophie, appunto, è ormai diventato un tormentone, nel Paese di Scholz e Steinmeier.

Non sono inoltre mancati riferimenti umoristici alle divergenze calcistiche e in generale al fatto che a volte i due popoli si prendano bonariamente gioco l’uno dell’altro. “Come è consuetudine tra buoni amici, la cordialità delle nostre relazioni permette, a volte, di sorridere un po’ a spese dell’altro” ha sorriso Carlo III.

cambiamento climatico

Carlo III sul cambiamento climatico: un compito comune ai due Paesi

Re Carlo III ha parlato anche del cambiamento climatico, riconoscendo come la risoluzione del problema sia un compito comune a entrambi i Paesi, nonché un tema che lo interessa da tempo. Ha inoltre definito fondamentale la cooperazione scientifica tra Germania e Regno Unito, sul fronte della ricerca di nuove fonti di energia. “La lunga e speciale storia dei nostri due Paesi contiene ancora molti capitoli non scritti. Riempiamoli con l’incessante ricerca di un futuro migliore” ha concluso a riguardo.

Dopo il discorso di Carlo III, l’intero parlamento tedesco gli ha tributato una lunga standing ovation, anche se la Linke aveva in precedenza sottolineato di non approvare il fatto che un capo di Stato non eletto potesse parlare di fronte al Bundestag.

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