Presentazione del libro “Gli Italiani a Sachsenhausen” al Comites di Berlino

Gli Italiani a Sachsenhausen

Giovedì 27 aprile,  alle ore 18:30, Il Comites della circoscrizione di Berlino organizza la presentazione del libro “Gli Italiani a Sachsenhausen” a cura di due degli autori,Claudio Cassetti e Iacopo Buonaguidi. L’evento si svolgerà presso la sede del Comites Berlino, in Kottbusser Damm 79, con la moderazione del Presidente Federico Quadrelli.

Per partecipare è necessario iscriversi via mail al seguente contatto: [email protected].

Il numero dei partecipanti è limitato a massimo 20 persone. Chi non riuscisse a trovare posto, potrà seguire la presentazione in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comites Berlino. L’incontro rimarrà disponibile online sui canali social del Comites.

Il libro: “Gli Italiani a Sachsenhausen – La deportazione nel lager della capitale del Terzo Reich”

Il ricordo delle persone italiane deportate nel campo di concentramento di Sachsenhausen era stato per lo più dimenticato dalla storia. L’obiettivo della ricerca che ha dato vita a questo libro è quello di far emergere le storie di questi nostri connazionali e dare loro il giusto posto nella memoria.
Dopo anni dalla liberazione del campo, non si conoscevano né i nomi né il numero preciso di persone deportate. Questo libro è il risultato della ricerca ricerca di Claudio Cassetti, Iacopo Buonaguidi e Francesco Bertolucci e ha restituito alla collettività una lista di nomi e storie, raccontando la vita dei prigionieri del campo di Sachsenhausen e l’evoluzione del campo stesso durante la guerra.
Si tratta di un libro essenziale per conoscere e non dimenticare, in special modo per la nostra comunità.


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Il campo di Sachsenhausen

Il campo di concentramento di Sachsenhausen è stato uno dei più grandi della Germania, nonostante non rientri fra i più conosciuti del regime nazista. È rimasto in funzione dal 1936 al 1945. Fra tutti i campi di concentramento era anche il più vicino alla capitale e fu proprio la sua vicinanza a Berlino a favorirne l’uso come campo di addestramento per i comandanti e il personale che poi venivano inviati in altri campi. Qui si trovava inoltre l’Ispettorato dei campi di concentramento dal quale venivano diramate le istruzioni per gli altri campi delle SS.

Qui furono deportate circa 200.000 persone e circa la metà morirono. Il campo prende il nome dalla stazione ferroviaria di Sachsenhausen, situata nell’omonimo quartiere della cittadina di Oranienburg.

Le informazioni aggiornate sull’evento sono disponibili qui.

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