È morta Traute Lafrenz, l’ultima sopravvissuta del gruppo di resistenza antinazista della Rosa Bianca, legato soprattutto alla figura e alla tragica fine di Sophie Scholl, di suo fratello Hans e dell’amico Christoph Probst.
Lafrenz è venuta a mancare il 6 marzo, all’età di 103 anni. Nel 2019, era stata insignita della Croce al merito di prima classe della Repubblica Federale.
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Morta Traute Lafrenz: amica di Hans Scholl, si era unita alla Rosa Bianca
Nata ad Amburgo nel 1919, nel 1941 si era trasferita a Monaco per frequentare l’università come studentessa di medicina e in quel contesto aveva avuto modo di conoscere Hans Scholl, di cui era diventata amica. Aveva quindi diffuso i contenuti antirazzisti della Rosa Bianca, portando ad Amburgo i volantini del gruppo di resistenza.
A marzo del 1943 era stata arrestata, condannata a un anno di prigione, quindi rilasciata, arrestata di nuovo e infine liberata dalle truppe statunitensi, nell’aprile del 1945. Si era quindi trasferita negli Stati Uniti.
La non violenza della Rosa Bianca e la tragica fine degli Scholl e di Probst
La Rosa Bianca mise in atto una resistenza unica nel suo genere, contro Hitler e la Germania nazista. I suoi membri, infatti, erano ferventi cattolici che praticavano attivamente la non violenza. Manifestarono dunque la loro opposizione diffondendo le loro idee con la parola, con pubblicazioni e con la diffusione di volantini.
Quando Sophie Scholl venne arrestata, stava proprio gettando dei volantini dal secondo piano dell’università di Monaco, in direzione degli studenti che affollavano l’atrio. Aveva quasi finito e stava gettando gli ultimi fogli, quando venne notata dal custode e quindi arrestata. Il seguito, è tristemente noto. La giovane, che aveva appena 21 anni, fu processata, condannata a morte e ghigliottinata lo stesso giorno nel cortile della prigione, insieme al fratello Hans e all’amico Christoph Probst. Era il 22 febbraio 1943.
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