Germania: nuova tassa per i produttori di plastica monouso
In Germania, i comuni spendono centinaia di milioni di euro ogni anno per rimuovere la plastica monouso dalle strade e dai parchi. Per alleggerire questo fardello finanziario, il Bundestag ha approvato giovedì una tassa speciale sui prodotti in plastica monouso. In futuro, i produttori di bicchieri per bevande, imballaggi per alimenti e sigarette dovranno versare un contributo a un fondo statale per contribuire ai costi di smaltimento dei rifiuti di plastica.
La nuova tassa sulla plastica monouso dovrebbe generare 400 milioni di Euro all’anno
L’importo del prelievo si baserà sulla quantità di plastica messa in circolazione nell’anno precedente e si prevede che possa generare un totale di 400 milioni di Euro all’anno che saranno destinati ai comuni. La legge è stata approvata dai partiti di maggioranza, ma l’opposizione, ovvero CDU/CSU, AfD e Die Linke, ha espresso voto contrario. Tuttavia, la legge deve ancora passare al Bundesrat, la camera alta del parlamento tedesco.
La nuova legge fa riferimento a una direttiva dell’UE contro l’inquinamento da plastica monouso che è in vigore dal 2019 e che concede agli Stati membri la possibilità di scaricare l’onere dello smaltimento sui produttori. L’ex Ministra dell’Ambiente Svenja Schulze (SPD) aveva già annunciato a suo tempo che si sarebbe avvalsa di questa opzione.
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Secondo l’Associazione tedesca delle imprese municipali (VKU), la legge dovrebbe andare oltre e includere nel finanziamento dei servizi di pulizia comunali da parte dei produttori anche altri tipi di rifiuti, come le gomme da masticare, i cartoni della pizza o le vaschette di alluminio, che al momento.
Meno entusiasti, prevedibilmente, sono gli industriali, che temono che che la tassa arrivi a creare oneri inutili. Antje Gerstein, direttrice generale del, Antje Gerstein, direttore generale dell’Associazione tedesca del commercio e responsabile della questione della sostenibilità, ha dichiarato di aspettarsi che i politici dimostrino che l’applicazione della nuova legge e gli accordi veri e propri per i settori interessati siano efficienti in termini di costi ed equi.
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