Germania: il Bundesrat vuole vietare le sigarette elettroniche usa e getta
Capita nelle strade di Berlino come in quelle di qualsiasi altra città europea di imbattersi in una nuvola dall’odore dolciastro, che colpisce i passanti in pieno viso. Alcuni se ne sentono abbastanza attratti da scegliere di consumare lo stesso prodotto, altri invece trovano l’aroma fruttato o fiorito delle sigarette elettroniche fastidioso quanto e più del fumo tradizionale. Eppure le sigarette elettroniche usa e getta sono diventate estremamente popolari tra i giovani e anche fra i giovanissimi, conoscendo un vero e proprio boom in Germania e guadagnandosi anche un approfondimento su Vice Germania, dedicato in particolare alla dipendenza dalle Elf Bars – la marca cinese che domina questo mercato.
Questo particolare tipo di vaping, però, è stato anche oggetto di forti critiche a causa dei suoi effetti sulla salute (dei quali si sa ancora relativamente poco) e per l’impatto ambientale delle batterie agli ioni di litio utilizzate nelle sigarette usa e getta (del quale, invece, abbiamo purtroppo un quadro ben chiaro e assai poco rassicurante).
Ora il Bundesrat tedesco ha intenzione di sostenere una risoluzione che vieti le sigarette elettroniche usa e getta in tutta Europa, con il sostegno della Ministra federale dell’Ambiente Steffi Lemke (Verdi).
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Genitori ed educatori preoccupati: le sigarette elettroniche danno dipendenza come il fumo
Le vendite di sigarette elettroniche in Germania sono in aumento, con una stima di oltre 300 milioni di euro solo nell’ultimo anno. A garantirne la popolarità tra i consumatori più giovani contribuisce senza dubbio la varietà di gusti disponibili, spesso molto dolci, e anche il fatto che il vapore emesso dalle sigarette non “bruci” in gola come il fumo, dando quindi l’impressione di essere tutto sommato innocuo.
Tuttavia, un numero crescente di genitori e professionisti dell’educazione si sono rivolti negli ultimi anni ai centri di prevenzione delle dipendenze per cercare aiuto, sollevando considerevoli preoccupazioni circa il fatto che il “vaping” possa diventare una schiavitù alla pari del fumo, specialmente nel caso dei prodotti che contengono nicotina.
La crisi ambientale del litio
Come già accennato, anche gli ambientalisti si sono scagliati contro le sigarette elettroniche usa e getta, condannando l’enorme spreco di risorse causato dalla loro produzione. Il liquido all’interno del dispositivo deve infatti essere riscaldato elettricamente, funzione per cui vengono utilizzate batterie agli ioni di litio, non diverse da quelle dei veicoli elettrici. Al momento, però, la domanda di litio è in vertiginoso aumento in tutto il mondo e l’estrazione della materia prima comporta notevoli rischi dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e di contaminazione delle falde acquifere.
Inoltre, le batterie agli ioni di litio sono altamente infiammabili e il fatto che possano essere smaltite fra i normali rifiuti domestici indifferenziati non solo ne impedisce il riciclaggio, ma rappresenta anche un rischio per la sicurezza. In passato, alcuni piccoli incendi sono già stati attribuiti alle batterie delle sigarette elettroniche usa e getta.
Fra i problemi legati all’introduzione di un divieto sulle sigarette elettroniche si paventa la possibilità che si sviluppi un mercato nero dei prodotti.
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