Apolidi in Germania: il loro numero è in aumento

Apolidi

Il numero di apolidi in Germania ha raggiunto un nuovo massimo, secondo quanto annunciato giovedì a Wiesbaden dall’Ufficio federale di statistica. Alla fine del 2022, 29.455 persone risultavano apolidi, il che significa che non sono considerati cittadini nessuno Stato. Il numero delle persone che si trovano in questa condizione è raddoppiato dal 2014, quando coloro che non detenevano ufficialmente la cittadinanza di nessun Paese si attestavano tra i 13.000 e i 14.000. La maggior parte degli apolidi sono di sesso maschile (58%), mentre un quarto di loro sono bambini o adolescenti di età inferiore ai 18 anni.

Quasi la metà delle persone colpite è nata in Siria, il che significa che il conflitto in corso in quel Paese ha un impatto considerevole sulla situazione degli apolidi in Germania.

Perché aumentano gli apolidi in Germania

Una delle principali cause dell’apolidia è la mancanza di documenti o la mancata registrazione della nascita. Questo può essere un problema per le persone che arrivano in Germania come richiedenti asilo, poiché i documenti necessari per la concessione dello status potrebbero essere irreperibili. Si può diventare apolidi anche se la cittadinanza del Paese di nascita viene revocata o rifiutata a causa di leggi che discriminano specifiche etnie o affiliazioni religiose, oppure ci si può ritrovare senza una cittadinanza valida a causa della disintegrazione dello Stato del quale si era cittadini.

Inoltre, ai bambini nati in Germania da genitori stranieri non viene concessa la cittadinanza tedesca a meno che almeno un genitore non abbia vissuto in Germania per otto anni e abbia un diritto di residenza illimitato. Dal 2014 il numero di apolidi nati in Germania è passato da 3550 a 4860.

L’apolidia in Germania può avere conseguenze significative per le persone colpite. Senza documenti validi, è difficile ottenere servizi di base, il che può mettere a rischio le persone apolidi di povertà ed esclusione sociale.


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Le proposte per contenere il fenomeno dell’apolidia

Secondo i dati dell’UNHCR (il Centro dell’ONU per i rifugiati), gli apolidi riconosciuti in tutto il mondo alla fine del 2021 erano 4,3 milioni, ma il numero effettivo di era probabilmente da considerarsi molto più alto, dal momento che si deve presumere un elevato numero di casi non segnalati. Per combattere l’apolidia e le sue conseguenze sociali è essenziale avere una base di dati affidabile.

Un gruppo di esperti della Commissione statistica delle Nazioni Unite (UNSD) ha elaborato delle raccomandazioni per migliorare la registrazione statistica degli apolidi. Tali raccomandazioni prevedono la creazione di un concetto statistico standard di apolidia concordato a livello internazionale, con le relative definizioni e classificazioni. Tale concetto deve essere messo a disposizione di tutti gli Stati per una registrazione statistica uniforme degli apolidi, al fine di migliorare la base dei dati e rendere visibile il fenomeno.

In Germania non esiste una procedura formale di accertamento dell’apolidia, a differenza della procedura di asilo per la determinazione dello status di rifugiato. Oltre agli apolidi riconosciuti, alla fine del 2022 erano infatti registrate nel Registro centrale degli stranieri 97.150 persone con nazionalità non chiara o senza indicazione di nazionalità. Si tratta di persone che non hanno potuto dimostrare chiaramente la propria nazionalità con documenti ufficiali e la cui nazionalità non è stata verificata in via definitiva o la cui apolidia non è stata accertata.

Fonte: Ufficio Federale di Statistica

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