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Vertice sui rifugiati a Berlino. Delusi i comuni: molte promesse e pochi risultati

Si è tenuto giovedì a Berlino l’atteso vertice sui rifugiati, fortemente voluto dalla ministra dell’interno Nancy Faeser (SPD) e sul quale erano state caricate notevoli aspettative. L’impressione generale, tuttavia, è che tali aspettative siano in parte state deluse, soprattutto se si considera il problema dal punto di vista dei comuni – che sono più fortemente gravati dai costi umani e finanziari della gestione dei nuovi arrivi.

Il governo federale è accusato di aver fatto molte promesse (alcune delle quali, a onor del vero, lasciano ben sperare le autorità locali dei Länder e dei comuni), ma aver offerto poche soluzioni concrete. In particolare, la frustrazione è alta in materia di aiuti finanziari, dal momento che tutte le questioni di finanziamento delle politiche per i rifugiati sono state rimandate alla primavera. E tuttavia anche in questo settore, così come in quello degli alloggi per i rifugiati, il governo ha promesso ai comuni una più stretta collaborazione.


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Trasparenza dei dati e nuovi gruppi di lavoro per gestire l’assistenza ai rifugiati

Si è parlato anche di trasparenza e accessibilità dei dati – un problema che in Germania si riscontra a diversi livelli delle amministrazioni sia locali che federali. In futuro, dovrebbe essere garantito l’accesso a un archivio digitale di dati trasparenti sulla situazione dei rifugiati, che renda immediatamente chiaro quante persone sono accolte in ogni Land e in ogni comune in un dato momento.

Uno degli impegni più importanti presi dal governo tedesco – nonché uno dei temi che stanno maggiormente a cuore ai Länder – è relativo agli spazi abitativi. Faeser ha infatti dichiarato che il governo metterà a disposizione proprietà federali per accogliere i rifugiati e sosterrà i costi di eventuali ristrutturazioni che si rendano necessarie per riconvertire tali proprietà a scopo abitativo.

Länder e comuni delusi dal vertice su rifugiati: rimandate le decisioni sugli oneri finanziari

Sicuramente una parte della frustrazione delle autorità locali dipende dal fatto che la decisione sulla distribuzione dell’onere finanziario dell’accoglienza sia stata rimandata a un ulteriore incontro fra il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) e i Ministri Presidenti dei Länder, che dovrà tenersi nel periodo di Pasqua. Fino ad allora, i gruppi di lavoro che sono stati stabiliti nel corso del vertice sui rifugiati dovranno analizzare la situazione, per poter presentare i risultati della propria ricerca e le relative proposte in quell’occasione. I gruppi di lavoro sono in tutto quattro e dovranno occuparsi rispettivamente della questione degli alloggi e delle finanze, dell’assistenza agli Ausländerbehörden (le autorità per gli stranieri in Germania), dell’integrazione e della lotta all’immigrazione irregolare, con relativi rimpatri.

Da tempo i comuni e i Länder chiedono aiuto al governo su questi punti, in particolare dopo che, da febbraio dell’anno scorso, oltre un milione di persone sono arrivate in Germania dall’Ucraina e da altre zone di guerra. Inoltre, quasi 218.000 persone provenienti da Siria, Afghanistan, Turchia e altri Stati hanno chiesto asilo in Germania per la prima volta l’anno scorso: si tratta di un numero superiore a quello registrato dal 2016.

Critiche per la mancata presenza di Scholz al vertice sui rifugiati

Il presidente dell’Associazione dei Distretti Tedeschi Reinhard Sager ha espresso la propria insoddisfazione per i risultati del vertice sui rifugiati, sostenendo che avrebbe apprezzato la presenza del Cancelliere, oltre a quella della Ministra dell’Interno. Sager ha anche manifestato la frustrazione, condivisa da tutte le autorità locali, per il fatto che il vertice non sia venuto a capo della questione dei fondi e non abbia deciso un loro aumento. Lo spazio abitativo e il personale, sia volontario che dipendente, deputato all’accoglienza sono limitati, ha spiegato Sager, e le risorse dei comuni sono al limite. Il Presidente ha accolto tuttavia con favore la promessa di un supporto del governo sia in termini di nuovi spazi sia in termini di finanziamento dei costi di riconversione degli stessi.

D’altra parte, anche prima dell’incontro, Faeser aveva già respinto le richieste di nuovi aiuti federali per la sistemazione e l’assistenza dei rifugiati, ricordando i 3,5 miliardi di Euro già promessi per il 2022 e gli altri 2,75 miliardi di Euro previsti per il 2023.

Dalla CDU, nella persona del Ministro degli Interni dell’Assia Peter Beuth, è arrivato anche il monito a regolamentare gli ingressi in Germania in modo più rigoroso, con un maggior contrasto della migrazione irregolare.

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