Mancano i lavoratori qualificati in Germania. La soluzione di Heil per le aziende: “assumete più anziani”
In Germania mancano i lavoratori qualificati. Se ne lamentano i datori di lavoro, le pubbliche amministrazioni e i ministeri e il problema è noto da tempo e molto esteso. Secondo le analisi dell’Istituto tedesco dell’economia (Institut der deutschen Wirtschaft – IW) di Colonia, tale carenza di manodopera con competenze specializzate è destinata ad aumentare e a estendersi a molti altri settori professionali e produttivi nei prossimi tre anni.
Mancano lavoratori qualificati nei settori dell’assistenza sanitaria, nel digitale, ma anche nelle vendite e nel settore della climatizzazione
Nel prossimo futuro, secondo l’IW, non saranno solo i settori ad alta specializzazione tecnologica a risentire della cronica carenza di personale, ma anche ambiti come quelli delle vendite, della cura dell’infanzia, dell’assistenza infermieristica e di quella geriatrica. Fra le professioni “tecniche”, le figure più richieste saranno quelle operative nel settore delle tecnologie di riscaldamento e condizionamento degli ambienti, oltre che nell’ingegneria automobilistica e nella digitalizzazione in generale. Sono centinaia di migliaia i posti scoperti che richiedono competenze in ambito elettronico, per esempio – competenze che in questo momento scarseggiano in Germania.
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Heil: “Deve finire il tempo in cui gli ultrasessantenni vengono messi da parte dalle aziende”
Per combattere gli effetti che la carenza di lavoratori qualificati sta avendo sul mercato del lavoro, il Ministro del Lavoro Hubertus Heil (SPD) ha invitato le aziende ad assumere lavoratori più anziani e in generale a fare in modo che chi ha una specializzazione professionale vada in pensione a 67 anni come previsto dalla legge e non anticipatamente, come molti fanno. “In tempi di crescente carenza di manodopera e di competenze, la nostra economia non può fare a meno di lavoratori esperti. Il tempo in cui gli ultrasessantenni vengono messi da parte in molte grandi aziende deve finire” ha dichiarato allo Spiegel.
Gli immigrati salvano il mercato del lavoro in Germania. Già 85.000 ucraini hanno trovato un’occupazione
Ad alleggerire la pressione sul mercato del lavoro tedesco, nell’ultimo anno, hanno contribuito anche gli oltre 85.000 ucraini che hanno trovato lavoro in Germania dall’inizio della guerra.
Secondo le informazioni dell’Agenzia federale per il lavoro, il mercato del lavoro potrebbe essere alleggerito ulteriormente alleggerito da questo nuovo influsso di immigrazione, quando le persone che al momento sono impegnate nei corsi di lingua e di formazione avranno completato i propri percorsi. Questo non vale solo per i rifugiati ucraini, ma per tutti gli immigrati. Nel 2022, infatti, sono stati oltre mezzo milione i partecipanti a questi corsi (il doppio rispetto all’anno precedente).
L’importanza dell’automazione
Anche l’automazione giocherà un ruolo significativo nell’evoluzione del mercato del lavoro tedesco degli ultimi mesi. Per esempio, sempre secondo l’IW, ci sarà meno domanda per lavori d’ufficio, posizioni legate alla contabilità, impiegati di banca e anche per il settore della metallurgia. Anche all’interno delle istituzioni pubbliche, come la stessa Agenzia Federale del Lavoro, l’automazione verrà impiegata in modo sempre più esteso, per compensare in parte l’impossibilità di sostituire tutti i dipendenti che andranno in pensione nei prossimi anni.
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