A Berlino, sabato, si è tenuto il “carnevale dell’esproprio”, per chiedere la cosiddetta socializzazione dei grandi gruppi immobiliari, nel rispetto del referendum che ha avuto luogo nel 2021. In quella circostanza, il 56,4% dei votanti si è infatti espresso a favore della misura, invocata, contro i colossi dell’immobiliare, in un momento di grave crisi degli alloggi.
Mit bunten Kostümen und großen Figuren haben rund 300 Menschen in Berlin gegen Immobilienspekulationen, hohe Mieten und die Wohnungspolitik insgesamt demonstriert. #KarnevalderEnteignung @dwenteignen @bizimkiez https://t.co/22ALJZ1G29
— Berliner Zeitung (@berlinerzeitung) February 4, 2023
A Berlino va in scena il “Carnevale dell’esproprio”
La manifestazione si è svolta sotto lo slogan “Con squilli e trombe si chiede alla lobby immobiliare di lasciare la città” ed è stata organizzata dall’iniziativa “Espropriare Deutsche Wohnen and Co.” (Deutsche Wohnen und Co. enteignen), la stessa che ha promosso il referendum.
Alcuni partecipanti hanno preso parte a questo “Carnevale dell’esproprio” sfoggiando degli allusivi copricapi a forma di tetto. Sono stati inoltre presi in giro sia la sindaca Franziska Giffey, sia Andreas Geisel, senatore di Berlino per lo sviluppo urbano e l’edilizia. Giffey si è apertamente schierata, in più occasioni, contro la richiesta di espropriare i colossi dell’edilizia e ha dichiarato più volte di non ritenerla la soluzione giusta. L’andamento della manifestazione è stato pacifico, come confermato dalle forze dell’ordine, e i partecipanti sono stati circa 300.
Al momento, la possibilità di una socializzazione dei grandi gruppi immobiliari è oggetto di valutazione da parte di una commissione nominata dal senato di Berlino. Il referendum non è giuridicamente vincolante, ma la politica non può non tenerne conto, visto che è stato un indicatore importante della posizione della cittadinanza, sul tema.
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