Berlino: rinnova la stanza da letto e trova un bazooka nascosto nel muro

bazooka panzerfaust
Due Panzerfaust 30 esposti al museo militare di Helsinki. User:Balcer, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Una gran quantità di film iniziano con il proprietario di una casa che decide di abbattere un muro nel corso di un lavoro di restauro e ci trova dietro qualcosa di inquietante. A una donna di Berlino, vedova da tre anni, è capitato qualcosa del genere. Avendo deciso di rinnovare la camera da letto del suo appartamento di Zehlendorf e di risistemare gli effetti personali del marito, la donna ha fatto rimuovere un pensile che era fissato alla parete e ha scoperto un vano nel quale era nascosto un vero e proprio arsenale, contenente anche un bazooka.

Oltre al bazooka, sciabole, fucili a pompa e pistole: il nascondiglio segreto del marito defunto

A quanto pare, il defunto marito della donna aveva un segreto di non poco conto, del quale né la moglie né il figlio erano a conoscenza. La vedova, che ha dormito per anni a pochi metri da pistole, fucili a pompa, due sciabole, svariate munizioni e perfino una mitragliatrice, ha dichiarato di non aver mai avuto il minimo sospetto che il marito le nascondesse qualcosa.

Appena effettuato il ritrovamento, la proprietaria dell’appartamento e suo figlio hanno immediatamente allertato la polizia di Berlino. Gli agenti del 43° distretto hanno preso in custodia le armi per distruggerle, ma non hanno saputo dire con esattezza quante armi ci fossero nel vano segreto. Al Berliner Kurier hanno dichiarato che si trattava di “un’accozzaglia di armi di epoche diverse”.


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Alcune delle armi ritrovate possono essere acquistate legalmente dai collezionisti

Sembrerebbe una collezione di valore storico, più che un arsenale destinato all’uso. Il bazooka, per esempio, era un Panzerfaust 30 della Seconda Guerra Mondiale. C’erano inoltre alcune pistole “storiche”. Non si sa se l’uomo avesse acquisito legalmente le armi o meno. Trattandosi di pezzi antichi e per buona parte non utilizzabili, una licenza da collezionista sarebbe stata sufficiente per permetterne l’acquisto e il possesso. Tuttavia, anche qualora il defunto avesse violato la legge sul porto d’armi, non ci sarebbero accuse confermate contro la moglie, che era apparentemente all’oscuro di tutto e ha contattato le forze dell’ordine non appena scoperto il nascondiglio del marito.

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