Nel 2022, due milioni di persone, in Germania, hanno fatto ricorso alle banche alimentari. Rispetto all’anno precedente, l’afflusso di persone bisognose di aiuto è aumentato dei circa il 50%, secondo quanto ha dichiarato il presidente della Confederazione di settore Tafel Deutschland e.V., Jochen Brühl.
Le banche alimentari non riescono a gestire la domanda
Le associazioni benefiche che assistono chi non ha i mezzi per provvedere adeguatamente al proprio sostentamento non erano preparate ad accogliere una domanda così massiccia, al punto che circa il 30% delle banche alimentari ha dovuto sospendere gli ingressi in alcuni momenti, perché non c’era abbastanza cibo per tutti. La resa dei conti di fine anno, fra scarsità alimentare e la maggior parte dei volontari sottoposti a situazioni di estremo stress psicologico, dipinge un quadro poco rassicurante dell’attuale situazione sociale in Germania.
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Nel presentare le statistiche in questione, Brühl ha anche parlato della possibilità di ricompensare il grande lavoro dei volontari offrendo loro un abbonamento gratuito per i trasporti. Il presidente però ha soprattutto sottolineato la necessità che sia lo Stato a farsi carico dei più bisognosi e di chi non arriva a potersi permettere neppure l’indispensabile.
Lo scopo delle banche alimentari, secondo il presidente dell’associazione, non dovrebbe essere solo quello di fornire supporto a chi lo necessita, ma anche di provvedere a una gestione più equa e razionale delle risorse, per esempio ridistribuendo alimenti invenduti o non consumati prima che questi diventino rifiuti alimentari. In questo senso, combattere gli sprechi aiuterebbe la società su più livelli.
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