Germania, arresti per sospetta pianificazione attentato con bomba chimica

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Due persone sono state arrestate in Germania, a seguito di un blitz notturno nella zona settentrionale della Ruhr, nel Nord Reno-Westfahlia. Il sospetto è la pianificazione di un attentato terroristico di matrice islamista, da portare a termine con una bomba chimica.

La Germania sarebbe stata avvisata da una non meglio precisata “intelligence amica”. Le indagini sono ancora in corso e questa è la ricostruzione degli eventi disponibile ad oggi.


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Blitz delle forze speciali tedesche per sospetta pianificazione di attentato con bomba chimica

Intorno alla mezzanotte del 7 gennaio, una squadra di agenti speciali della SEK hanno fatto incursione in un appartamento di Castrop-Rauxel, nel Nord Reno-Westfhalia, arrestando un 32enne iraniano (M.J.) e un’altra persona, un 25enne (J.J.). Secondo un rapporto della WDR, i due uomini sarebbero fratelli.

I due sono stati portati in strada seminudi, segno del fatto che stessero chiaramente dormendo, mentre gli agenti, arrivati a bordo di autopompe dei vigili del fuoco per meglio camuffare il blitz, avevano addosso tute protettive anticontaminazione.

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Il primo ministro del Land: “Abbiamo ricevuto una grave soffiata”

L’incursione sarebbe infatti stata determinata da una “soffiata” relativa alla possibile costruzione di una bomba chimica a base di cianuro e ricina. Secondo il procuratore capo di Düsseldorf, Holger Heming, la soffiata è arrivata sabato da un servizio segreto “amico” e l’operazione è iniziata la notte successiva. Secondo la dpa, il servizio di intelligence sarebbe statunitense.

Anche il ministro degli interni del Nord Reno-Westfalia, Herbert Reul (CDU) ha parlato anche di “seri indizi” che fosse in preparazione un attacco terroristico di matrice islamica. Un giornalista della dpa ha riferito che le prove sarebbero state portate in barili blu in un punto di decontaminazione allestito presso una stazione dei vigili del fuoco.

Si parla di cianuro e ricina

Il cianuro, come è noto, è un veleno altamente tossico. Per capire la pericolosità della ricina, invece, basti sapere che, a seconda del tipo di ingestione, l’avvelenamento è fatale entro 36-72 ore, con sintomi che vanno dal mal di testa o crampi fino alla morte, per collasso di fegato e reni. Non esiste inoltre un antidoto specifico. Secondo l’Istituto Robert Koch, la ricina è elencata nella lista delle armi da guerra alla voce “armi biologiche”.

Secondo la Bild sul posto erano presenti anche consulenti del Istituto Robert Koch (RKI), per via della possibilità che potessero esserci pericoli chimico-biologici per le forze di emergenza. C’erano inoltre diversi funzionari del BKA e una squadra di disinnescatori. Il ministro della sanità, Karl Lauterbach, ha direttamente ringraziato questi professionisti su Twitter.

 

Appartamento “pulito”, ma prove di altro tipo ancora al vaglio

L’annuncio dell’arresto dei due uomini è arrivato nelle prime ore del mattino dalla Procura Generale di Düsseldorf, dalla polizia di Recklinghausen e da quella di Münster.

“L’accusato è sospettato di aver preparato un grave atto di violenza per mettere in pericolo lo Stato” hanno annunciato gli investigatori. A mezzogiorno, l’ufficio del pubblico ministero ha annunciato che durante la perquisizione non sono state trovate sostanze velenose. Tuttavia, sono state sequestrati alcuni supporti di memoria elettronici, che sono ancora in fase di valutazione.

In serata la Procura di Düsseldorf ha annunciato la comparsa dei due fratelli davanti al tribunale competente, per la convalida del mandato d’arresto. Il 32enne M. J. e il 25enne J. J. sono al momento “fortemente sospettati di associazione a delinquere“. Le autorità informano inoltre che l’associazione a delinquere è punibile con una pena detentiva da tre a quindici anni.

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L’uomo sarebbe collegato a un gruppo terroristico islamista sunnita

Non è ancora dato sapere a che punto della pianificazione fosse il presunto attentato, né se ci fosse già un obiettivo specifico.

Secondo il procuratore capo, non ci sarebbero indizi che i possibili piani dell’uomo possano essere “in connessione con le autorità statali iraniane”. L’uomo sarebbe invece membro di un gruppo terroristico islamista sunnita, mentre suo fratello sarebbe già noto alla polizia, ma per motivi non legati al terrorismo. È ancora in via di accertamento se fosse o meno al corrente dei presunti piani del fratello. Pare che entrambi fossero in Germania dal 2015.

Quattro anni fa, si pianificava un attentato con la ricina a Colonia

Di ricina si è parlato in Germania anche quattro anni fa, quando a Chorweiler, distretto urbano di Colonia, in un edificio di 15 piani, un cittadino tunisino e la moglie tedesca avevano prodotto la sostanza e innescato addirittura esplosioni di prova.

Un’agenzia di intelligence straniera si era insospettita, a causa dell’acquisto online di grandi quantità di semi di ricino, e aveva dunque allertato gli investigatori. I coniugi erano stati in seguito condannati a lunghe pene detentive. In base a una perizia, era stato dimostrato che 13.500 persone avrebbero potuto morire a causa della quantità di veleno coinvolta nella preparazione dei potenziali attacchi.

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