Disordini di capodanno a Berlino, Wegner: “Fallimento dell’integrazione. Vogliamo i nomi!”
Mentre ancora infuria il dibattito sui disordini di capodanno a Berlino e sugli attacchi rivolti verso polizia e operatori di emergenza, il candidato di punta della CDU, Kai Wegner, definisce quanto accaduto come un fallimento dell’integrazione e chiede i nomi delle persone coinvolte.
La sindaca Franziska Giffey e i partiti di maggioranza rispondono accusando la CDU di populismo di destra e di non voler risolvere il problema, ma piuttosto creare polemiche.
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Kai Wegner sui disordini di capodanno: “Integrazione fallita, in molte zone della città”
Il capogruppo della CDU e candidato di punta del partito a Berlino, Kai Wegner, attacca frontalmente l’esecutivo cittadino per il caos registrato la notte di capodanno. Nello specifico, sostiene che la causa dei disordini sia una conseguenza del fallimento della politica di integrazione, in molte zone della città.
Wegner ha dichiarato che in passato molti problemi “non sono stati percepiti, né risolti” e quanto accaduto la notte di capodanno lo confermerebbe. “Non permetterò più che si fugga davanti a questi problemi” ha incalzato il leader dell’opposizione, durante un evento elettorale tenutosi venerdì in un club di boxe a Schöneberg.
Polemiche sulla richiesta dei nomi dei sospetti
Il candidato di punta della CDU ha quindi difeso la lista di domande destinate alla Commissione Interni del parlamento di Berlino e in particolare il fatto di aver chiesto i nomi delle persone con cittadinanza tedesca sospettate di aver commesso dei reati. “Dobbiamo conoscere i nomi per poter dare risposte precise e raggiungere i giovani” ha dichiarato Wegner.
SPD e Verdi: “Questo è populismo di destra”
SPD e Verdi, alla guida dell’esecutivo cittadino insieme alla Linke, accusano invece la CDU di “populismo di destra“, mentre la sindaca Franziska Giffey (SPD) giovedì ha scritto su Twitter che per capire quanto accaduto a Berlino a capodanno bisogna investigare nei cosiddetti “hotspot sociali”, non chiedere i nomi in parlamento.
Um zu verstehen, wie das passieren konnte, muss man sich die Lage in diesen sozialen Brennpunkten anschauen und nicht im Parlament nach #Vornamen fragen. Es handelt sich offenbar größtenteils um in Berlin geborene und aufgewachsene Jugendliche. #Silvesternacht (1/2)
— Franziska Giffey (@FranziskaGiffey) January 5, 2023
“È triste che il governo rosso-rosso-verde del Land cerchi di distrarre dai problemi reali della città con accuse simili” ha replicato Wegner. La commissione per gli interni si occuperà della questione lunedì.
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