Che cosa ne sarà della Corona Warn App?

Corona Warn App

Che ne sarà della Corona Warn App, ora che i principali virologi tedeschi hanno dichiarato di considerare finita la pandemia? Oltre 48 milioni di tedeschi l’hanno installata a partire dal giugno del 2020, ma il suo utilizzo, soprattutto in relazione al tracciamento dei contatti, è sceso drasticamente negli ultimi mesi. L’applicazione, sviluppata dalla società di software SAP e da Deutsche Telekom, costerà circa 220 milioni di euro e i contratti pubblici per la sua implementazione durano fino alla fine di maggio 2023. Che cosa accadrà dopo?

Karl Lauterbach vuole trasformare la Corona Warn app in un’applicazione con funzioni più ampie

Il Ministro della Sanità Karl Lauterbach (SPD) è cauto sull’ipotesi di abbandono completo dell’app, poiché ritiene non impossibile che si verifichino nuove ondate con varianti potenzialmente pericolose del virus.

aumento dei costi
Il ministro della sanità Karl Lauterbach (SPD). Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Al momento, secondo i dati prodotti dall’associazione dell’industria digitale tedesca Bitkom, il 37% dei tedeschi utilizza ancora l’app, nonostante alcune delle sue funzioni principali, come l’esibizione dei certificati e, più ancora, il tracciamento dei contatti richiesti sempre meno frequentemente. Inoltre, in molti Länder chi si contagia non ha più l’obbligo di isolamento e, in generale, si eseguono meno test, soprattutto test PCR. Secondo Anke Domscheit-Berg, portavoce della politica digitale di Die Linke, la Corona Warn App è stata uno strumento importante nella lotta alla pandemia, ma adesso ha perso la sua ragion d’essere.


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La proposta del ministro Lauterbach è quella di far evolvere l’app per comprendere funzioni generali, ma ancora non ci sono indicazioni su quando e come un’app del genere potrebbe essere sviluppata. Potrebbe trattarsi, per esempio, di un’app per raccogliere i certificati di vaccinazione digitale.

Die Linke: “cambiare la funzione dell’app è un abuso della fiducia dei cittadini”

Domscheit-Berg dissente su questo punto: “È un abuso di fiducia. Uno dei motivi per cui abbiamo 40 milioni di installazioni di questa app è che aveva uno scopo molto chiaro, perché era stato promesso fin dall’inizio che avrebbe avuto solo questo scopo e nessun altro. Non troverei rispettabile se all’improvviso la gente si inventasse cose completamente diverse da fare con questa app”.

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Anke Domscheit-Berg, portavoce della politica digitale di Die Linke.
Foto: Catrin Wolf

Al massimo, secondo la portavoce digitale di Die Linke, l’app potrebbe essere mantenuta in vita, pur scomparendo dai cellulari degli utenti, per poter essere riattivata in 24 ore in caso di una nuova emergenza legata specificamente al Covid e a nessun’altra circostanza.

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