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Berlino, violenze di capodanno, i dati della polizia: un problema di integrazione?

Mentre si continua a parlare dei violenti disordini di capodanno a Berlino, emergono dati specifici relativi agli arrestati, registrati dalla polizia e divulgati dal Tagesspiegel.

L’ultimo dell’anno, nella capitale, sono stati attaccati e feriti 47 agenti. Quattordici di loro hanno subito trattamenti ambulatoriali e cinque sono stati sollevati dal servizio, mentre per 31 si sono rese necessarie sessioni di consulenza psicologica.

botti di capodanno 35 feriti

I dati della polizia: 145 gli arresti di capodanno. Continua il dibattito sull’integrazione a Berlino

In base ai dati registrati dalle forze dell’ordine, gli arresti di capodanno sono stati 145, ma non sono tutti relativi alle aggressioni ad agenti di polizia e vigili del fuoco, ma anche ad altri generici reati come incendio doloso, violazione della legge sugli esplosivi e disturbo della quiete pubblica.

Tra i 145 arrestati, c’erano persone di 18 nazionalità diverse, al punto che il dibattito su quanto accaduto a capodanno, soprattutto a Berlino, ha portato una parte del mondo politico a parlare di “fallimento dell’integrazionein alcuni distretti, come ad esempio Neukölln. Il candidato di punta della CDU, Kai Wegner, ha particolarmente cavalcato quest’onda e ha chiesto direttamente al parlamento cittadino i nomi delle persone coinvolte nei vari reati.


turbina

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Tra i fermati ci sono 139 uomini e sei donne. Tra loro, 45 tedeschi, 27 afghani, 21 siriani, nove iracheni, cinque persone con cittadinanza polacca, turchi e libanesi, ma anche persone provenienti da Francia, Australia, India, Iran, Serbia, Giordania, vari Paesi africani e Italia. Sì, ci siamo anche noi.

Ad attaccare gli agenti non sono stati tutti e 145 gli arrestati, ma 38 di loro

Ad attaccare gli agenti e il personale di emergenza, tuttavia, sono state solo 38 di queste 145 persone e pare che i due terzi sia rappresentato da tedeschi. La maggior parte inoltre, avrebbe meno di 21 anni. Il Tagesspiegel aggiunge però, in linea con quanto dichiarato dai servizi di emergenza e con quanto risulterebbe da alcuni filmati, che molti dei tedeschi coinvolti negli attacchi agli agenti avrebbero comunque un background di migrazione. Si rimette dunque, come si suol dire, la “palla al centro” nel dibattito sul tema.

Le stesse fonti parlano anche di “indicazioni” relative al fatto che la scena radicale di sinistra fosse coinvolta negli attacchi agli agenti e nell’impedimento delle attività di soccorso dei vigili del fuoco. Non sono però ancora chiari dettagli sull’entità di tale coinvolgimento.

accuse di razzismo
Iris Spranger. Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Mercoledì vertice sulla violenza giovanile a Berlino

Intanto per mercoledì è previsto a Berlino un vertice sulla violenza giovanile, già precedentemente annunciato. Insieme alla senatrice agli interni Iris Spranger, la sindaca Franziska Giffey (SPD) intende presentare un pacchetto di misure specifiche. Spranger chiede leggi più severe sulle armi, in questo recependo la tendenza federale della ministra dell’interno Nancy Faeser, e clausole che permettano ai Länder di implementare il divieto di petardi.

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