Berlino, il Muro Blu: un monumento alle vittime disabili dell’eutanasia forzata dei nazisti
Un Muro Blu per ricordare. Si trova a Berlino il monumento alla memoria dei disabili fisici e dei pazienti psichiatrici sterminati dai nazisti attraverso il programma di eutanasia forzata Aktion T4. Realizzato su progetto di Ursula Wilms, il monumento è stato inaugurato ufficialmente l 2 settembre del 2014 e alla cerimonia hanno partecipato moltissimi cittadini, insieme ai rappresentanti delle vittime, e delle istituzioni.
Un monumento per ricordare i disabili uccisi dai nazisti con l’eutanasia forzata
T4 era un’abbreviazione per Tiergartenerstraße 4, indirizzo in cui, dal gennaio 1940 fino ad agosto del 1941, si trovava il cosiddetto “Ufficio centrale T4”. Da qui venne pianificato e organizzato l’orrendo progetto, prima di sterilizzazione forzata, e poi di eliminazione fisica, di quelle persone che il regime riteneva “indegne di esistere” perché disabili.
Leggi anche:
Nord Stream 1, Scholz ispeziona la turbina: “Funziona perfettamente. Ragioni addotte per gas ridotto non fondate”
L’espressione che veniva usata era “vita indegna di essere vissuta” (Lebensunwertes Leben) e furono più di 70.000 le persone uccise nei sei centri della morte previsti da Aktion T4 (Hadamar, Brandenburgo, Bernburg, Grafeneck, Pirna e Hartheim), anche se il numero di casi non segnalati è di sicuro molto più alto. Dopo le proteste da parte della chiesa e della popolazione, il regime sospese lo sterminio in territorio tedesco, ma l’orrore dell’eutanasia forzata non si arrestò. Il programma continuò infatti anche nelle zone occupate e con vari metodi, inclusa la privazione del cibo o il sovraddosaggio dei farmaci. Si valutano in totale oltre 300.000 vittime in Europa.
Un Muro Blu, come potente simbolo di esclusione
Proprio qui, in Tiergartenstraße 4 (10785), a nord della Berliner Philharmonie, è stato edificato il monumento che ricorda tutte queste persone: una parete di vetro blu di 24 metri, che spicca sul grigio della piazza di cemento e vuole rappresentare l’isolamento delle vittime. L’installazione mostra cioè, in modo estremamente efficace, la rapidità con cui gli esseri umani, pur essendo visibili, possono essere esclusi. Come se fossero, appunto, al di là di una parete di vetro.
Pannelli informativi raccontano gli atroci dettagli dell’eutanasia forzata praticata dai nazisti e sono disponibili anche contenuti multimediali, inclusi video, registrazioni sonore e testimonianze di questo ennesimo orrore perpetrato dal Terzo Reich ai danni di moltissime vittime innocenti. I testi sono disponibili anche in lingua facile e per i non vedenti e si rivolgono a un pubblico ampio, con un approccio inclusivo. Qui ci sono ulteriori informazioni relative all’accessibilità del sito.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!