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Operazione di polizia contro l’odio in rete: nove indagati a Berlino

Un’operazione della SEK – i corpi speciali della polizia tedesca – ha coinvolto circa 70 agenti in diverse perquisizioni di appartamenti a Berlino, nella giornata di mercoledì. L’obiettivo erano gli autori di commenti e messaggi di odio in rete.

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Trovate anche armi in un appartamento di Hellersdorf

L’azione di mercoledì si inserisce nel quadro più ampio di un giro di vite su larga scala contro la diffusione dell’odio su internet. In quest’occasione, i sospettati erano due donne e sette uomini di età compresa tra i 24 e i 72 anni, nei quartieri di Spandau, Gesundbrunnen, Prenzlauer Berg, Neu-Hohenschönhausen, Mariendorf, Köpenick, Hellersdorf e Moabit. Tutti sono accusati di aver fatto commenti di carattere disumano sui social media e attualmente sono indagati per incitamento all’odio, uso di simboli di organizzazioni anticostituzionali e terroristiche e incitamento pubblico a commettere reati.


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L’operazione, come si legge sull’account Twitter ufficiale della Polizia di Berlino, è scattata alle 6 del mattino e ha portato al sequestro di diversi supporti elettronici come tablet, telefoni, computer portatili e memorie esterne. Un sessantatreenne, in un appartamento di Hellersdorf, è stato trovato in possesso di una sciabola, due pugnali, un machete, diversi coltelli, un fucile ad aria compressa e una balestra.

Operazioni collegate alla giornata nazionale contro l’odio in rete

Operazioni simili sono state eseguite in 14 Länder tedeschi: secondo il Bundeskriminalamt (l’ufficio federale di polizia criminale) di Wiesbaden, le forze dell’ordine hanno messo in atto perquisizioni e interrogato sospetti di reati collegati alla diffusione di odio in rete. Tutte queste azioni sono collegate all’ottava giornata nazionale di azione contro i post di odio su Internet. “Viviamo nella libertà di espressione, ma nessuno vuole vivere in una società in cui si può presumibilmente incitare e diffondere odio contro le persone in modo anonimo e impunito. Per questo motivo perseguiremo con coerenza tutte le risposte rilevanti ai sensi del diritto penale.” si legge sull’account Twitter della Polizia di Berlino, on l’hashtag #HassistkeineMeinung, ovvero #lodiononèunopinione.

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