Dopo il colpo di stato militare erano previste epurazioni ed esecuzioni. Aggiornamento dall’indagine sui Reichsbürger
Nuovi dettagli sono emersi dall’indagine sui Reichsbürger e sul piano per portare a termine un colpo di stato militare in Germania. Sembra infatti che il numero di persone che erano almeno a conoscenza del progetto sia molto più alto di quanto non si sospettasse inizialmente.
“Dichiarazioni di riservatezza” con pena di morte: una vasta cerchia di persone era a conoscenza del progetto
Secondo quanto riferito dai membri della commissione giuridica del Bundestag, gli investigatori avrebbero trovato oltre 100 “dichiarazioni di riservatezza”. Tali documenti sarebbero stati firmati da persone che erano state avvicinate dal gruppo degli aspiranti golpisti a diverso titolo e che erano state informate del progetto e si impegnavano a non divulgarlo, sotto pena di sanzioni che potevano arrivare fino alla morte.
Previste 286 “società di sicurezza interna” per epurare le istituzioni locali
La presunta organizzazione terroristica era composta da un cosiddetto consiglio e da un braccio militare. Sembra inoltre che nei piani dei Reichsbürger ci fosse la creazione di 286 “società di sicurezza interna”, su tutto il territorio tedesco e con probabile collocazione nelle caserme, il cui scopo sarebbe stato condurre vere e proprie epurazioni a livello locale, arrestando e giustiziando le persone indesiderate o i rappresentanti delle istituzioni locali, per esempio i sindaci. La cerchia più ristretta dei cospiratori aveva usato i telefoni satellitari per comunicare in modo sicuro all’interno. Una comunicazione intercettata dalle autorità di sicurezza riguardava l’accesso al Bundestag.
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Secondo quanto ha riferito il quotidiano Die Welt, la formazione di tali “società”sarebbe già iniziata nel Baden-Wuerttemberg, in Turingia e in Sassonia. Il quotidiano tedesco ha intervistato alcuni partecipanti a una commissione degli Interni che ha visto la partecipazione del Procuratore Generale, del Ministero degli Interni, dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale e dell’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione.
Sequestrate armi e oltre 400.000 Euro in contanti, monete d’oro e d’argento
Durante le perquisizioni sono state sequestrate oltre 90 armi, tra pistole, fucili, coltelli, balestre e pistole di segnalazioni. Sono state trovate anche 200 armi detenute legalmente da uno degli accusati, che è un commerciante di armi.
Le perquisizioni hanno portato inoltre al sequestro di 400.000 Euro in contanti e di diverse monete d’oro e d’argento. A riferirlo è stata Clara Bünger (Die Linke), membro della commissione interni. Sembra inoltre che i cospiratori abbiano accesso a una cassetta di sicurezza con lingotti d’oro per un valore di 6 milioni di Euro.
Le reazioni della politica ai piani per il colpo di stato militare dei Reichsbürger: “spaventoso”
Katrin Helling-Plahr (FDP) ha definito questo caso “spaventoso”, sia per il numero di persone coinvolte che per le risorse finanziarie del gruppo. Günter Krings (CDU), portavoce per la politica legale del gruppo parlamentare CDU/CSU ha sottolineato che, anche se non c’è alcuna indicazione che il tentativo di colpo di Stato fosse previsto per l’immediato futuro, la minaccia rappresentata da questo gruppo di persone deve essere presa sul serio a causa dell’elevata propensione alla violenza dei soggetti coinvolti.
Al momento l’indagine riguarda le 25 persone arrestate durante la scorsa settimana, per 13 delle quali è stata confermata la detenzione preventiva. Fra queste c’è anche il presunto leader del gruppo, il principe Heinrich Reuß.
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