Fra i 25 arrestati dell’operazione antiterrorismo che si è svolta in Germania mercoledì contro il gruppo di Reichsbürger accusati di pianificare un golpe, spicca il nome di Birgit Malsack-Winkemann. Due i requisiti che la rendono diversa dagli altri indagati: prima di tutto la sua condizione di ex parlamentare e poi il fatto di essere ancora attiva nella propria professione di giudice. Ma chi è l’ex deputata di AfD, che si ritiene alcuni volessero ministra della giustizia del nuovo “impero”?
Era già in corso un tentativo di rimuoverla dalla magistratura
Birgit Malsack-Winkemann è nata a Darmstadt 58 anni fa ed è stata eletta al Bundestag fra le fila di AfD fra il 2017 e il 2021. Non riconfermata alle ultime elezioni, Malsack-Winkemann è tornata alla sua occupazione precedente: giudice presso il tribunale distrettuale di Moabit, con competenze per le questioni edilizie. L’amministrazione del Senato di Berlino per la Giustizia ha tentato, senza successo, di impedirle di tornare alla magistratura. La senatrice alla Giustizia Lena Kreck (Die Linke) in particolare si è opposta fermamente al fatto che l’ex deputata di AfD tornasse a rivestire i panni di giudice, considerando alcune sue dichiarazioni contrarie ai principi della Costituzione tedesca.
In ottobre, la Corte di servizio presso il Tribunale amministrativo di Berlino ha respinto la richiesta dell’Amministrazione del Senato, la quale ha presentato ricorso contro questa decisione. Secondo un portavoce, la Corte ha ora quattro settimane di tempo per deliberare in merito. L’ultima volta, la richiesta è stata respinta perché le dichiarazioni controverse della ex deputata in parlamento non potevano essere utilizzate per suffragarla e, per il resto, il tribunale non aveva prove che Malsack-Winkemann fosse in alcun modo avversa all’ordine democratico. La differenza, nel ricorso, potrebbe essere determinata dal fatto che i piani del golpe su cui indagano gli inquirenti erano in corso dal novembre del 2021, ovvero prima che l’ex parlamentare tornasse al suo ruolo in magistratura.
Sospesa dall’incarico, ma non espulsa dalla magistratura
In seguito all’arresto di Malsack-Winkemann, il Tribunale regionale di Berlino ha emesso un’ordinanza d’emergenza che le imponeva di dimettersi da giudice della Camera civile 19a, ordinanza che però non fa riferimento al procedimento per escluderla completamente dalla magistratura, ma, secondo l’ufficio stampa dal tribunale, si riferisce semplicemente al fatto che la giudice non potrà fisicamente essere presente in tribunale per svolgere il proprio lavoro e che quindi deve essere necessariamente sospesa da quel particolare incarico.
Va specificato che rimuovere forzatamente un giudice dal suo posto è un’operazione estremamente difficile in Germania, dal momento che esistono fortissime garanzie sull’indipendenza della magistratura. Nonostante questo, la senatrice Kreck ha ribadito in un’intervista a Rbb di essere pronta a battersi per ottenere l’allontanamento di Birgit Malsack-Winkemann dal suo attuale ruolo in quanto “persona pericolosa”.
Un privilegio che è già stato sospeso alla ex deputata è l’accesso agli edifici del Bundestag, che gli ex parlamentari possono conservare, per prassi, se lo desiderano. Secondo quanto riportato da Der Spiegel, la sicurezza del Bundestag, di concerto con la Procura Federale, mercoledì ha emesso un divieto di ingresso agli edifici del parlamento per Birgit Malsack-Winkemann.
Chi è Birgit Malsack-Winkemann?
Diplomatasi al Gymnasium Karlsbad nel Baden-Württemberg, Birgit Malsack-Winkemann ha studiato legge a Heidelberg e Stoccarda ed è diventata giudice a Berlino nel 1993. A giudicare dai ritratti che hanno iniziato a circolare immediatamente dopo il suo arresto, l’ex parlamentare di AfD non gode di grandi simpatie fra i colleghi magistrati, che ne ricordano soprattutto l’inclinazione a supportare le teorie del complotto e la passione per l’esoterismo.
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Come molti membri del suo partito e molti politici della sua generazione, Malsack-Winkemann è attiva sui social media, dove ha espresso alcune delle sue opinioni più controverse, come l’idea che le ultime elezioni americane, quelle che hanno visto la vittoria del candidato democratico Joe Biden contro Donald Trump, siano state truccate. Nel 2018, Malsack-Winkemann ha sostenuto al Bundestag che il sistema sanitario tedesco avrebbe dovuto sostenere “costi miliardari perché i rifugiati non sanno leggere i foglietti illustrativi”. Nello stesso anno, ha accusato la coalizione di governo di non proteggere abbastanza la popolazione dalle “malattie portate dai rifugiati” e ha criticato i costi sostenuti dallo stato per curare casi di HIV, epatite C e tubercolosi fra gli immigrati. L’ex parlamentare ha inoltre criticato con veemenza le misure di contenimento della pandemia.
Nel marzo 2017, quando si è candidata alle elezioni del Bundestag, Malsack-Winkemann si è fatta notare chiedendo la chiusura delle frontiere e ha annunciato di voler “combattere per il nostro Paese”. Ha anche partecipato a diverse riunioni di Der Flügel, l’ala “estremista” di AfD che faceva capo a Björn Höcke e che nel frattempo è stata formalmente sciolta. Nel 2021, nonostante AfD l’avesse proposta come consigliera distrettuale per Marzahn-Hellersdorf, Birgit Malsack-Winkemann ha ritirato la propria candidatura per motivi personali. Qualora la sua partecipazione al golpe venisse provata in via definitiva, l’ex parlamentare, che non è al momento attiva in AfD, sarà anche ufficialmente espulsa dal partito.
Il ruolo all’interno del complotto per rovesciare il governo
Per gli inquirenti, Birgit Malsack-Winkemann sarebbe una figura centrale nel gruppo che avrebbe pianificato il colpo di stato militare. Gli investigatori che hanno seguito l’indagine ritengono in particolare che l’ex deputata abbia messo a disposizione del resto dell’organizzazione la propria conoscenza diretta dell’edificio del Reichstag e del suo funzionamento. Proprio qui avrebbe dovuto svolgersi un importante attacco militare, il cui scopo era la messa in stato d’arresto dei deputati del parlamento tedesco.
Risulta inoltre che Birgit Malsack-Winkemann possieda numerose armi e che sia una provetta tiratrice.
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